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Mercato Ue, per crisi chip nel 2021 -24% su media 2015-2019

Automobilwoche '12 milioni auto nel 2022 ma con rischio finanza'

Mercato Ue, per crisi chip nel 2021 -24% su media 2015-2019

Redazione Ansa

Prima la pandemia, poi la crisi dei microchip: al termine del 2021 le immatricolazioni di auto nuove nei mercati europei dovrebbero raggiungere circa 10,8 milioni di unità, più o meno il livello del 2020 ma sotto del 24% rispetto alla media dal 2015 al 2019. Lo afferma un rapporto dell'autorevole magazine tedesco Automobilwoche sulla base di un'analisi dei dati e dei trend nei singoli mercati.
    Il problema maggiore, sottolineano gli esperti del periodico, è l'incertezza su quanto durerà il problema dei semiconduttori e quindi la data del ritornare alla normale produzione, con l'aggravante di poter disporre di capacità aggiuntive di chip per ridurre l'elevato arretrato di ordini.
    Anche se lo sviluppo delle forniture di semiconduttori non è ancora valutabile al momento, Automobilwoche ipotizza comunque per il 2022 uno scenario più ottimistico. La migliorata disponibilità di semiconduttori farà riprendere le immatricolazioni e nella maggior parte dei Paesi si tornerà alla fine del prossimo anno al livello della fine del 2019. Ciò si dovrebbe tradurre dunque in 12 dodici milioni di auto, cioè un aumento dell'11% rispetto a quest'anno, ma comunque sempre un 16% in meno rispetto alla media degli anni dal 2015 al 2019.
    In dettaglio, secondo le statistiche preliminari delle rispettive associazioni nazionali, le immatricolazioni di auto nuove nell'Europa occidentale a settembre hanno raggiunto un totale di circa 887.000 unità, il 26% in meno rispetto al livello dell'anno precedente, ma se si valutano i dati medi del settembre tra il 2015 e il 2019, la diminuzione è del 33%.
    Ma c'è - secondo Automobilwoche - un ulteriore rischio per l'industria dell'auto, quello della disponibilità di denaro nei singoli Paese. Anche a problema chip superato, ci si possono aspettare effetti di riduzione della domanda. Le misure per combattere la pandemia hanno portato a debiti nazionali elevati in tutti i Paesi, che influenzeranno la situazione finanziaria delle famiglie per alcuni anni a venire e si può presumere dunque che il livello di oltre 14 milioni di immatricolazioni degli ultimi anni 'normali' non sarà raggiunto in tempi brevi.

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