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Le nuove ragazzine della Generazione Alpha determinate e alla pari con i ragazzi

Matematica, sport, tecnologia sanno di poter far tutto, una nuova consapevolezza tra le adolescenti

Redazione Ansa

Vogliono essere considerate, sanno di poter fare qualsiasi lavoro desiderano, pensano che possono diventare ‘famose’ e che al successo corrisponde un bel guadagno.  E ai giochi elettronici ora preferiscono vacanze, gite e pets. Tanto ottimismo, disponibilità e occhi meno puntati sugli schermi di console e telefonini distingue le nuove donne? Parrebbe di sì, a giudicare dallo spaccato dedicato alle ragazzine (12-15enni) dalla ricerca mondiale (condotta in 18 paesi) fatta da GWI-SeeHer sui giovanissimi dagli 8 ai 15 anni, italiani inclusi. 
Il ‘ruggito’ delle bambine della generazione Alpha di tutto il mondo va ascoltato (questo il titolo dell’indagine): il 48% di loro pensa che tutti dovrebbero essere considerati allo stesso modo (+8% nel 2022) e anche alla loro età (+11% di consensi nell’ultimo anno). Il 48% di loro condivide opinioni e punti di vista (+10% negli ultimi 12 mesi) e il 53% delle giovanissime pensa che le ragazze possono fare qualsiasi lavoro desiderano (dato che cresce del 12% in un anno). Il 24% crede che tutti possono diventare famosi (+8%) e il 5% pensa che al successo corrisponda un mucchio di soldi in più.
Mentre le ragazzine vogliono dire la loro, l'attrice tra le più note tra le giovanissime, Charithra Chandran che in Bridgerton ricopre il ruolo dell'intelligente ma devota Edwina, sorella piccola della ribelle Kate, in occasione della recente giornata internazionale delle ragazze ha firmato l'editoriale di Vogue Teen su come l'arte influenzi positivamente gli atteggiamenti culturali e le disuguaglianze di genere nei confronti dell'istruzione delle ragazze, ancora vittime di disparità.
E se la voglia di dire la loro distingue le giovanissime, la Gen Alpha tutta (femmine e maschi) si interessa (in ordine) alla matematica, allo sport, all’IT (information technology) e al computing, alle arti e alla storia. “Assistiamo ad un incredibile aumento dell’entusiasmo per i sistemi di coding e programmazione ma anche grande enfasi verso le attività reali,  fisiche e sportive in contrapposizione al periodo Covid che li ha visti concentrati nel mondo virtuale”, spiegano gli analisti GWI. 
A riprova del cambiamento lo studio evidenzia come l’amore per i giochi elettronici per bambini e bambine nati dal 2012 sia sceso dal 5° posto all’8° delle loro priorità nell’ultimo anno, rimpiazzato dalla voglia di vacanze e dall’amore per gli animali domestici. Anche le ragazzine e i ragazzini italiani, attesta l’indagine, preferiscono chiacchierare con i loro amici dal vivo piuttosto che online sia dopo la scuola (30% verso il 26%) che nei weekend (47% verso il 27%) per gli 8-11enni. La forbice cresce per i 12-15enni: meglio le chiacchiere dal vivo dopo la scuola per il 42% di loro e nei weekend per il 61%.  
Giovanissime e giovanissimi, infine, non scherzano sull’eguaglianza e ritengono in cima alle cose importanti aiutare le persone (46%), che ognuno sia trattato allo stesso modo (46%),  che il cambiamento climatico sia una emergenza (46%), che la loro età sia considerata ed ascoltata dalla società (45%), che le loro opinioni siano condivise (43%). Si preoccupano per il pianeta (38%), per la cultura e il background della loro famiglia (33%), vogliono che tutte le etnie, le forme e le diversità siano rappresentate nei film, nelle pubblicità e negli show (33%). Importante per la generazione dei più piccoli è, infine, riciclare gli scarti (28%).

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