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Coronavirus, nel mondo è partita la caccia all'orsacchiotto (alla finestra)

Per aiutare i bambini ad affrontare serenamente la quarantena

Redazione Ansa

Sui davanzali delle finestre di tutto il mondo stanno comparendo orsetti di peluche che guardano fuori. E' infatti partita la caccia all'orso, un'iniziativa che ha anche un hashtag #bearhunt. E' un omaggio allo scrittore di libri per i bambini Michael Rosen che nel 1989 ha scritto We're going on a bear hunt (A caccia dell'orso) ed è attualmente ricoverato in terapia intensiva per un sospetto contagio da coronavirus.

Rosen oltre che uno scrittore è anche un poeta e ha scritto These Are the Hands, per il 60 ° anniversario del servizio sanitario inglese (NHS). Questi i versi: Queste sono le mani / che ci toccano per prime / senti la testa / trova il polso / e fai il tuo letto. La poesia dà il titolo a una antologia di poesie creata per raccogliere fondi per geatire l'emergenza Covid-19 da parte dell'NHS in Gran Bretagna.

L’intento della caccia agli orsi è quello di scovare gli angolini più nascosti per posizionare i peluche, stupire e fare un po' di compagnia ai più piccoli in questo periodo in cui sono bloccati a casa.

Secondo il Guardian anche il primo ministro neozelandese, Jacinda Ardern ha collocato un orsacchiotto alla finestra della Premier House a Wellington, dove risiede  con il suo fidanzato, Clarke Gayford e la loro bambina Neve.

 

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