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Nell'anno di Barbie, Hollywood resta ancora un mondo di maschi

Report inclusione, per le donne il peggiore in 10 anni nei 100 top film

Redazione Ansa

 A dispetto del successo planetario di Barbie col suo 1,4 miliardi di dollari di incassi worldwide, l'industria di Hollywood e' ancora un mondo per maschi. Un nuovo studio della Annenberg Inclusion Initiative della University of Southern California ha dimostrato che il numero di protagoniste dei film in testa al box office nel 2023 e' al minimo storico degli ultimi dieci anni.
Nei 100 maggiori successi di cassetta usciti l'anno scorso soltanto 30 hanno avuto una attrice al centro, il peggior risultato dal 2014. "E' un passo indietro catastrofico per donne e ragazze", ha detto Stacy Smith che ha coordinato la ricerca: "Vedere una inversione di marcia di questo genere e' in diretto contrasto con tutto il parlare che si e' fatto nel 2023 come dell''anno della donna'".
E' dal 2007 che, con 20 film su cento, aveva segnato la percentuale più bassa finora di donne protagoniste, che la Annenberg Initiative tiene dietro alla presenza di donne nell'industria dei sogni: nel 2022 il 44% era stato il miglior risultato di sempre. C'e' chi ha attribuito il passo indietro del 2023 al rinvio dell'uscita a quest'anno di molti film come il dramma romantico Challengers di Luca Guadagnino con Zendaya, ma gli esperti della Annenberg non sono convinti. "E' stato semplicemente un fallimento da parte dell'industria del cinema", scrivono gli autori dello studio che, oltre a esaminare le quote femminili, tiene il conto di altri fattori di discriminazione come la diversità etnica e l'ageismo: "I risultati mostrano un'industria indifferente agli sforzi sul fronte dell'inclusione. E' importante celebrare il successo di Barbie ma i film che riflettono l'esperienza delle donne e delle persone di colore non dovrebberto potersi contare sulle dita di una mano".
In questi giorni sul mensile W la regista di Barbie Greta Gerwig e una delle sue star America Ferrera sono fotografate da Mickalene Thomas (la ritrattista di Michelle Obama) per uno shoot intitolato The Lady Wins, ma il paradosso e' che, dopo aver conquistato i botteghini, il film di denuncia della patriarchia non e' riuscito a conquistare le stanze dei bottoni, come dimostrano le mancate le nomination ai maggiori premi di Hollywood, Oscar compresi, in cui la Gerwig e la protagonista Margot Robbie non sono entrate in cinquina.
Lo studio della Annenberg arriva sulla scia di un'altra ricerca condotta dallo stesso team sulle donne registe: anche loro in diminuzione con il 16 per cento dei primi cento film contro il 18 per cento dell'anno precedente. Quanto alle attrici, solo tre film hanno avuto al centro l'anno scorso star di 45 anni o oltre: Cocaine Bear (Keri Russell, 47), My Big Fat Greek Wedding 3 (Nia Vardalos, 61) e Magic Mike's Last Dance (Salma Hayek, 57). Come pietra di paragone, 32 film del 2023 hanno avuto un uomo protagonista 'over 45', e 24 di questi erano di razza bianca. Sul fronte dell'inclusione, solo 14 film hanno avuto come protagoniste donne di colore 
   

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