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"Donne gravemente sfruttate", il rapporto di Slaves no more

Gap salario del 50%,prostituzione,super impiego in agricoltura

Una badante assiste una donna anziana foto iStock.

Redazione Ansa

 Sfruttate nel mondo del lavoro, in particolare nei settori dell'assistenza e dell'agricoltura, e pagate molto meno degli uomini, con un gap salariale che si aggira al 50% in meno. Questi alcuni dati del rapporto "Donne gravemente sfruttate. Il diritto di essere protagoniste", a cura dell'associazione Slaves No More.
    Oggetto del rapporto, oltre ogni forma di sfruttamento sul lavoro compreso il gap salariale, anche la prostituzione: da una ricerca su 200 siti web attivi in tutta Italia, sia sulla prostituzione indoor che annunci on line, il business è pari a 4,7 miliardi di euro. Il grave sfruttamento femminile comporta, inoltre, anche il passaggio da una forma di sfruttamento all'altra, da uno sessuale a uno lavorativo e viceversa.    Per far fronte a questo fenomeno, l'associazione propone una Commissione d'inchiesta parlamentare.
    Il presidente dell'associazione Slaves No More, Pino Gulia, ha evidenziato che "il rapporto dà conto di una carenza giuridica e di una disattenzione sociologica su un fenomeno che evidenzia da un lato un persistente maschilismo e dall'altro un'elevata discriminazione di genere".
    Il vescovo ausiliare di Roma, Benoni Ambarus, ha ricordato la condizione delle badanti: "il 70% di chi svolge un lavoro domestico e di cura sono migranti con un tasso di irregolarità, secondo l'Istat, del 57% a fronte di una media nazionale del 12,6%", ricordano dall'associazione. Inoltre in Italia sono circa 50mila le donne gravemente sfruttate nell'agricoltura secondo i dati contenuti nel rapporto.
    Chi deve svolgere un ruolo decisivo e di contrasto, secondo la sindacalista Lara Ghiglione che ha parlato a nome di Cgil, Cisl e Uil, sono anche le organizzazioni sindacali. Linda Laura Sabbadini, esperta europea delle statistiche per gli studi di genere, ha poi sottolineato che in alcuni settori - come l'agricoltura - "esiste un importante gap salariale tra donne e uomini dove le lavoratrici possono percepire anche 25-28 euro al giorno, mentre un uomo può arrivare a quasi il doppio, a 40. I lavoratori nel privato in tutto il Paese a bassa paga, inoltre, sono 4 milioni e guadagnano meno di 12mila euro lordi all'anno, quindi sotto gli otto euro all'ora, ha spiegato. La maggior parte sono donne". 
   

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