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Torna l'onda arcobaleno a New York, mentre sui diritti gli Usa con la sentenza sull'aborto fanno passi indietro

Bandiera in realtà aumentata in cielo sopra Times Square

Redazione Ansa

Le strade di New York si tingono di nuovo dei colori dell'arcobaleno. Dopo due anni di assenza a causa della pandemia torna la parata Pride. Il grande evento che celebra l'orgoglio Lgbtq+ e che nel 2019 ha festeggiato il 50/o anniversario, si svolge il 26 giugno con migliaia di persone a sfilare verso sud lungo la Fifth Avenue, partendo dalla 25/a strada per raggiungere il West Village, dove si trova anche il monumento nazionale dello Stonewall per poi risalire lungo la Settima Avenue fino a Chelsea. Una ricorrenza che capita proprio quando il tema dei diritti è messo in discussione dalla clamorosa decisione della Corte Suprema Usa che abolendo una setenza sul diritto all'aborto ha portato l'America indietro nel tempo, a prima del 1973. Una decisione che il presidente Joe Biden ha definito un "tragico errore".



    La parata di domenica è l'evento culminante che celebra il Pride Month (giugno è il mese dell'orgoglio Pride) intanto nei cinque borough della città sono state organizzate decine di manifestazioni, tra cui a Times Square che per la prima volta, in collaborazione con Playbill, la rivista che si occupa di teatro, ha organizzato un suo Pride. Per tutto il fine settimana 'Pride In Times Square' si mette in festa con esibizioni live, installazioni artistiche, dibattiti a tema e 'Polar Rainbow'.    Si tratta di una scultura in realtà aumentata di un doppio arcobaleno realizzata dall'artista Ancāns. Si eleva per circa 900 metri nel cielo sopra Times Square e per il pubblico è come avere un immenso arcobaleno sulla testa.
    Un'altra enorme bandiera Pride copre la gigantesca scalinata di Four Freedoms Park a Roosevelt Island mentre una realizzata con fiori ha fatto la sua comparsa a Chelsea.
    E in un momento in cui in diversi stati americani si cerca di limitare i diritti Lgbtq+ la città di New York va in controtendenza per raccontare invece la loro storia. Dal 2024 lo Stonewall di New York, il primo monumento nazionale Usa dedicato ai diritti e alle battaglie della comunità Lgbt+, avrà infatti un ufficio turistico. Si tratta del primo ufficio turistico all'interno del circuito dei parchi nazionali ad essere dedicato alla storia Lgbtq+ e alle rivolte del 1969 che partirono dallo Stonewall Inn, bar e nightclub nel West Village, spianando la strada alla nascita del movimento Lgbt. La struttura sarà collocata all'interno di uno spazio attualmente vuoto accanto allo StoneWall Inn, dichiarato monumento nazionale nel 2016 dall'allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L'ufficio turistico sarà finanziato completamente da donazioni e la cerimonia di posa della prima pietra si è svolta il 24 giugno.

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