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Generazione Z, perchè sullo shopping è diversa da tutte le altre

Vocazione 'Omnichannel' non sopporta il consumo sfrenato ed è influenzata dal vintage

Redazione Ansa

 Il prossimo grande cambiamento delle abitudini d’acquisto sarà guidato dalla fascia d’età 11-24, la cosiddetta  Generazione Z. Prenderà il posto dei millennial, la prima generazione nata con Internet, quella che ha in un certo senso costretto i brand negli ultimi dieci anni ad affrontare la digital transformation, gestendo, allo stesso tempo, le esigenze di una audience tecnologicamente all’avanguardia.
Secondo Manhattan Associates, un aggettivo più chiaro per descrivere la Gen Z potrebbe essere “Generazione Omnichannel”, perché questa è la prima completamente omnicanale che frequenta, in egual modo, le vie dello shopping e le piattaforme social. Questo gruppo, infatti, acquista ovunque gli convenga di più e nel momento che reputa migliore, senza necessariamente preferire un mezzo particolare per trovare ciò che desidera. Secondo un recente articolo di Vogue, ci sono il 56% di possibilità in più che la Gen Z abbia acquistato articoli fashion in-store negli ultimi tre mesi, e il 38% che abbia acquistato online nello stesso intervallo di tempo. Vogliono acquistare su diversi canali, desiderano articoli di alta qualità e vogliono sempre essere aggiornati sui nuovi trend culturali. Questa consapevolezza dei trend sta evidenziando alcuni fattori chiave, non ultimo il fatto che la Generazione Omnichannel sia più attenta alle questioni ambientali e al modo in cui avranno impatto sul futuro. Questi consumatori credono infatti che le generazioni che li hanno preceduti rappresentino il consumo sfrenato, il capitalismo e il materialismo, mentre si considerano più affini a brand capaci di condividere i loro valori, come sostenibilità, ambientalismo e uguaglianza. Allo stesso tempo, ad oggi, la Generazione Z è stata considerata il gruppo più critico, con una visione dell’acquisto e del consumo molto diversa rispetto a quelle precedenti. Sono gli ultimi a essere entrati nel mondo del lavoro, quelli che avranno grande potere d’acquisto nei prossimi decenni e questo significa che i brand dovranno guadagnarsi la loro fiducia.
Inoltre, la frequenza di acquisto di nuovi articoli da parte della Gen Z è stata radicalmente influenzata dal mercato dei prodotti di seconda mano e vintage, un tipo di mercato che ha il 28% di possibilità in più di essere “calcato”, per questa generazione. Le piattaforme come Vinted stanno probabilmente rallentando il ciclo legato ai prodotti nuovi, ridefinendo il concetto di customer journey e di che cosa davvero significhi essere “nuovo”.
Secondo PayPal, il 22% di questa Generazione Omnichannel ha utilizzato soluzioni 'BNPL' (Buy-Now, Pay-Later) come Klarna e Afterpay fin dall’inizio della pandemia, per acquistare articoli più cari e di miglior qualità. Dall’inizio della pandemia, infatti, il 123% ha utilizzato il BNPL rispetto a prima, rappresentando così la quota più elevata rispetto a tutte le altre generazioni. E, nell’aprile del 2021, il 33% ha affermato che probabilmente avrebbe utilizzato anche in futuro questo tipo di soluzioni. Inoltre, la Gen Z ha continuato ad adottare soluzioni di pagamento mobile, app e wallet come Apple e Android Pay più velocemente di qualsiasi altro gruppo di consumatori. L’aspettativa di poter pagare come, quando e con quale dispositivo o piattaforma desiderano è qualcosa che ormai fa parte delle abitudini d’acquisto della Generazione Z, con la conseguenza che le tecnologie tradizionali di pagamento e Point-of-Sale (PoS) devono essere aggiornate e devono poter offrire queste diverse soluzioni.
La pandemia ha consolidato nella psiche dei consumatori la posizione dell’e-commerce, indipendentemente dalla generazione d’appartenenza. Se diamo uno sguardo al futuro, oltre il gruppo della Gen Z, la Generazione Alfa e quelle che arriveranno poi saranno ancora più tecnologicamente evolute; in questo modo, tra più o meno 20 anni, il processo del retail dovrà probabilmente reinventarsi ancora una volta. Un’azienda che voglia avere successo di fronte alla necessità di una costante evoluzione deve essere abbastanza agile non solo da introdurre diverse opzioni di acquisto sia digitali che in-store, ma deve riuscire anche a supportarle con le funzionalità native omnichannel necessarie per soddisfare le aspettative di questi nuovi gruppi.
La Generazione Omnichannel è la nuova potenza culturale ed economica nel contesto del retail di oggi, e continuerà a dettare il cambiamento culturale, le abitudini di acquisto, e molto altro, su molti livelli nei prossimi 20 anni.

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