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Donne oltre il confine, dall' Ucraina all'Italia, le loro storie

Su Real Time l'instant doc di Francesca Di Stefano il 10 aprile

Redazione Ansa

Dal 24 Febbraio 2022 le vite dei cittadini ucraini sono rimaste sospese. La guerra ha messo in fuga milioni di donne che con figli e nipoti hanno cercato riparo oltre il confine della propria terra. Molte di loro sono arrivate in Italia dove sono state accolte da parenti, amici e sconosciuti che sono diventati, improvvisamente, famiglia. S'intitola  "Donne oltre il confine" l'instant doc scritto e diretto da Francesca Di Stefano con la collaborazione di Jlenia Currò, trasmesso domenica 10 aprile alle 21:20 su Real Time, disponibile anche in streaming su discovery+, che racconta il conflitto russo-ucraino attraverso storie di donne che partono, in viaggio verso la loro nuova vita in Italia, e di donne che accolgono.
    Storie, spaccati di vita, paralleli, costruiti alternando interviste e materiale documentaristico volti a testimoniare un sentimento di resilienza forzata, ma anche storie di un Paese che si ritrova unito, da nord a sud, in un'ondata di accoglienza e solidarietà senza precedenti.
    Era il 24 febbraio quando Katerina, una donna di 41 anni, insieme a sua suocera e le sue due bambine Anastasia e Alexandra sono partite da Kiev. Una coppia di amici le ha accompagnate in auto fino a Budapest e, da lì, sono arrivate in Italia in treno.
    Destinazione finale del viaggio: Benevento. Lì sono state accolte a casa di Nina, una loro zia di 65 anni. Anastasia e Alexandra hanno 12 e 10 anni e sono pattinatrici di velocità a livello agonistico.
    Tra i loro idoli c'è la campionessa italiana di pattinaggio Francesca Lollobrigida (medaglia d'argento e di bronzo ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022) conosciuta durante una gara disputata in Italia un paio di anni fa. Nina, zia intraprendente, si rivolge alla campionessa su Instagram, chiedendole un aiuto per fare tornare le piccole in pista e Francesca risponde all'appello con affetto ed entusiasmo: le invita a Roma per un allenamento speciale e, grazie anche alla collaborazione della federazione, riesce a dare loro l'opportunità di continuare ad allenarsi.
    A Bari Antonello e Yulyia, sposati da 15 anni, insieme ai loro tre figli, ogni giorno apparecchiano la tavola per 8 persone in più. Antonello e sua moglie hanno accolto prima le due amiche del cuore di Yulya insieme ai loro figli, poi sono arrivate anche la madre e la sorella di Yulyia con i suoi nipoti.
    A Rho, vicino Milano, è arrivata Yulia incinta di 9 mesi. È partita da Ternopil, tra Leopoli e Kiev, il giorno dello scoppio della guerra insieme alla figlia più grande, di 8 anni. Il marito è rimasto a combattere all'interno dei gruppi di Difesa Territoriale. Dopo 3 giorni in fila alla frontiera, Yulia ha guidato senza mai fermarsi per raggiungere sua madre che vive in Italia da 20 anni. Solo 24 ore dopo il suo arrivo a Milano ha partorito la piccola Nikole, la prima bambina nata in Italia da una donna che ha superato il confine per trovare rifugio dalla guerra nel suo Paese, citata dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso del 22 marzo al nostro Parlamento.
    A Caserta, invece, c'è un piccolo pezzo di Ucraina. Ruslana, in Italia da 25 anni, ha fondato quello che ha chiamato "Villaggio dei cosacchi" un ristorante e bed and breakfast che si è trasformato in un vero e proprio centro di accoglienza per tante donne e bambini fuggiti dalla guerra.
   

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