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Sposarsi al tempo del Covid, tamponi per gli ospiti

Protocolli per non rinunciare al sì

Redazione Ansa

La crisi del settore wedding va avanti da un anno, un settore e un indotto, quello dei matrimoni (e degli eventi privati) messo a dura prova dalla difficile situazione del 2020 e dal suo protrarsi anche nel 2021. In America, nello stato di New York, il governatore Andrew Cuomo ha annunciato la ripresa dell’organizzazione di matrimoni ed eventi fino a 150 invitati, richiedendo a questi ultimi di sottoporsi ai test anti-COVID. E quella del tampone è di certo una mossa giusta come osserva  Cira Lombardo, Wedding Planner and Event Creator con un'esperienza nel settore di oltre 15 anni e più di 500 matrimoni organizzati. Ecco le sue osservazioni

Protocolli per ripartire in sicurezza

Sarà necessario fornire adeguata formazione e informazione ai dipendenti delle location e gestire al meglio il microclima all’interno delle strutture. L’obbligo di mascherina e distanziamento continua a essere la soluzione più semplice e rapida per garantire la sicurezza, ma per un più sereno svolgimento dei wedding day, anche e soprattutto per i momenti dedicati al ballo e al divertimento, potrebbe aggiungersi all’uso delle mascherine e al distanziamento il ricorso ai tamponi per tutti gli ospiti, da effettuare tre giorni prima dell’evento e un test rapido di riconferma il giorno dell’evento.

In generale, l’obiettivo è quello di assicurare agli sposi le nozze che hanno sempre sognato: in molti, infatti, scoraggiati dall’uso delle mascherine e dagli eventuali pericoli relativi agli assembramenti, hanno rimandato o annullato del tutto la celebrazione del loro “Sì”, con pesanti conseguenze su tutto il settore.

“Coefficiente Covid”

Si potrebbe pensare, inoltre, a una formula immediata e facilmente calcolabile, una sorta di “Coefficiente Covid”, per far capire agli sposi, nel minor tempo possibile, il numero massimo di ospiti ammissibile per i ricevimenti in ciascuna location. Esempio: sala 300 mt quadrati / coefficiente covid 1,8 mt quadrati = capienza massima invitati. Questo coefficiente terrebbe conto, ovviamente, anche che nella medesima sala andranno rispettate le distanze di sicurezza imposte dal DPCM. Sarebbe dunque essenziale che le location condividessero le dimensioni esatte delle proprie sale (ad esempio, attraverso i loro portali online e le piattaforme social, magari pubblicando le planimetrie), per consentire la migliore e più rapida organizzazione possibile. Di certo, si tratterà di riorganizzare completamente il lavoro, prestando la massima attenzione, non solo alla sicurezza degli sposi e dei loro ospiti il giorno del matrimonio, ma anche dei lavoratori che nei mesi precedenti e nelle fasi di allestimento si occuperanno di organizzare le nozze.

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