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Ricordati di essere gentile! Un pop up fa da memo

Community Fb di quartiere e app di vicinato costruiscono relazioni contro l'hate speech

due anziane sorridenti foto iStock.

Redazione Ansa

Negli ultimi anni, soprattutto con la diffusione dei social network, continuiamo ad assistere alla crescita del fenomeno dell'hate speech, ossia commenti offensivi e potenzialmente dannosi, arrivando anche a gravi comportamenti molto vicini alle minacce. Essere gentili, e non solo il 13 novembre in occasione della Giornata mondiale della gentilezza, non significa essere più deboli dell'altro secondo uno stereotipo antico. Sui social un fattore positivo e costruttivo lo stanno assumendo, in controtendenza con l'hate speech, le comunità virtuali, in particolare quelle di quartiere, ad esempio su Facebook che aiutano a costruire relazioni tra persone. C'è poi anche Nextdoor, una famosa (oltre che prima) app di quartiere privata e gratuita in cui i vicini possono creare community dove conoscersi, scambiarsi consigli e informazioni, migliorare in sostanza la qualità della vita, dal settembre 2018 presente anche in Italia in oltre 2500 quartieri (240 mila nel mondo tra Usa, Inghilterra, Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Australia, Danimarca, Svezia e Canada). Può essere presa come esempio positivo prevenendo i contenuti offensivi e invitando i propri membri ad essere più cortesi con i propri vicini grazie all’introduzione di un pop-up che ricorda di “essere gentili”.
Nei primi test negli Stati Uniti, 1 persona su 5 che ha visto il pop-up ha modificato il proprio commento e questo ha portato al 20% in meno di commenti negativi. "E’ per noi molto importante promuovere comportamenti ed espressioni che siano corretti e che non stimolino discussioni accese o fenomeni di odio e discriminazione. Questo perché solo esprimendosi nel rispetto del prossimo si può agire nello stesso modo anche nella vita di tutti i giorni. Diversi ricercatori hanno inoltre dimostrato che felicità e gentilezza sono due sentimenti profondamente correlati. Compiere un atto gentile, infatti, tende a renderci più felici. Chi è felice tende poi, a sua volta, a essere gentile con gli altri, creando un circolo virtuoso. Questo vale ancora di più se si pensa che circa un quinto dei messaggi sugli altri social rischia di essere offensivo. Siamo pertanto molto orgogliosi di poter dare un buon esempio affrontando questa emergenza sociale”, afferma Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia.
Commenta la psicologa Ilaria Merici: "Il contesto italiano è spesso governato da odio e paura con un retrogusto amaro che ha il sapore dell'ignoranza. Amnesty International, Arci e la stessa Camera dei deputati hanno scritto e divulgato linee guida sull'hate speech, sui fenomeni di odio, intolleranza, xenofobia e razzismo, lanciando precisi segnali di allarme soprattutto alle nuove generazioni che nei social vivono le loro relazioni, prettamente virtuali, ma che sempre relazioni sono e che si riflettono poi anche all’esterno. Il recupero della gentilezza è fondamentale come strumento di disinnesco di questa spirale vorticosa. È importante che impegno e fatica debbano essere tesi a rispondere con gentilezza in ogni caso”.

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