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Greta Thunberg e i giovani in piazza per il clima, il potere del cambiamento

In un anno l'attivista solitaria è diventata leader del movimento premiato con 'Nobel' per l'ecologia

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Redazione Ansa

Greta Thunberg, un anno fa era da sola, oggi scioperano in milioni di giovani in tutto il mondo, 1 milione solo in Italia . Anche una persona può fare la differenza se la causa per cui è in lotta coglie nel sentimento comune: il pianeta da salvare, oggi non domani come la sedicenne attivista svedese va letteralmente urlando ai potenti della terra.

Il primo sciopero di Greta, un venerdì davanti al Parlamento svedese al posto di andare a scuola, con il cartello con scritto 'Sciopero per il clima' è dell'agosto 2018 e quella foto, diventata lo scatto dell'anno, raccontano il potere del cambiamento.

Un anno dopo cosa è stato fatto per il clima, il cambiamento climatico? Prima ancora che azioni di governo - la riduzione dei gas serra, lo stop all’uso dei combustibili fossili e la transizione ad energie pulite e rinnovabili - ha cambiato le persone e oggi il tema dell'ambiente, della sostenibilità, della salvaguardia del Pianeta, della riduzione della plastica mono-uso, del riciclo è il macrotema di tutta la società e formativo di un'intera generazione di giovani, la Generazione Greta. Gli adulti che non capiscono la forza di questa adolescente, quella parte del mondo adulto che quasi bullizza Greta, non sono capaci di guardare il presente, figuriamoci il futuro.

"Trovo questa immagine così incredibilmente commovente", ha scritto l'attivista scozzese Louise Macdonald postando su twitter la solitaria Greta. "In appena un anno, ha creato un’onda che cambierà il mondo. Non bisogna mai sottovalutare il potere di un giovane".

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Dopo i 4 milioni di giovani in piazza nel mondo nello sciopero del 20 settembre, il 27 settembre altri milioni di persone in tutte le piazze del mondo si sono mobilitate per portare il tema della crisi climatica al centro dell’attenzione, terzo sciopero mondiale. In Italia il ministro per l'istruzione Lorenzo Fioramonti appoggia i ragazzi e li 'giustifica'. Lunedì 23 settembre Greta Thunberg era al vertice ONU per il clima e quasi in lacrime davanti ai potenti del mondo ha detto: “Non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola dall’altra parte dell’oceano, ma voi avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostra parole vuote”. I ragazzi dei #FridaysForFuture la acclamano come leader di tutto il movimento. "Il movimento studentesco Fridays for Future spinge per azioni immediate contro i cambiamenti climatici attraverso campagne di attivismo dal basso e iniziative politiche. È stato scelto quale Champion of the Earth 2019 nella sezione ‘Ispirazione e azione’ per il suo ruolo fondamentale nella sensibilizzazione del tema e nella promozione delle soluzioni”. È questa la motivazione che, alle Nazioni Unite, ha accompagnato la conquista, da parte del movimento spontaneo ispirato da Greta Thunberg, del più importante riconoscimento sull’ambiente assegnato nel mondo. Una sorta di Nobel per l’ecologia. In meno di un anno di vita, lanciato da Greta Thunberg con l’omonimo hashtag, il movimento studentesco globale ha portato milioni di appassionati attivisti nelle strade per far sentire la propria voce. Ogni venerdì (in Italia per 43 volte a partire dal 14 dicembre 2018), studenti da tutto il mondo domandano ai politici di comprendere meglio le cause e affrontare concretamente la sfida dei cambiamenti climatici e della crisi ecologica. “Il movimento Fridays For Future ha aggiunto passione, speranza e urgenza ai nostri sforzi per contrastare i peggiori effetti della crisi. Questi giovani sono un’ispirazione e una voce guida per ricordarci cosa dobbiamo fare e che, se non lo faremo oggi, la nostra inerzia avrà gravi conseguenze in futuro”, ha dichiarato Inger Andersen, Direttrice del Programma Ambientale delle Nazioni Unite. Su di loro, sulla costola italiana del movimento, con il crowdfunding lanciato su Produzioni dal Basso, con la troupe di Italia Che Cambia e Terra Nuova Edizioni si sta girando diretto da Ezio Maisto un documentario: 'Ragazzi Irresponsabili'

Collegato ai Fridays for Future è nato #AllInForClimateAction, dove petizioni nate in ogni angolo del mondo, dalla piattaforma Change.Org, chiedono ai propri Governi di prendere azioni rapide e decise per combattere il cambiamento climatico. Alcuni dei promotori delle petizioni nel movimento hanno presentato le varie campagne di All in for Climate Action al Climate Summit dei giovani organizzato dalle Nazioni Unite a New York e dove hanno consegnato oltre 1 milione di firme al Vice Segretario dell’ONU Amina J. Mohammed e a Luis Alfonso de Alba, inviato speciale del Segretario Generale dell’ONU.

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