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Millennials? Vivono da vincenti, celebrando piccole vittorie

Esperto, accettare proprie criticità e focalizzarsi passo passo

millennials foto iStock.

Redazione Ansa

Solo 4 millennials su 10 si sentono dei vincenti ma 8 su 10 non smettono di credere in sé stessi e di celebrare le piccole vittorie quotidiane. Un approccio che prende il nome di "Live Victoriously", ovvero vivere da vincente, come spiegano Norman Vincent Peale, autore del bestseller "The power of positive thinking", secondo cui l'atteggiamento mentale è fondamentale per superare gli ostacoli, e Derren Brown che in "Happy: why more or less everything is absolutely fine" spiega che la ricetta dell'affermazione personale è apprezzare le piccole e grandi cose della vita celebrandole con la giusta positività.

"Essere vincenti è prima di tutto uno stato mentale -commenta Michele Cucchi, psichiatra e Direttore sanitario del Centro Medico Santagostino - e non significa necessariamente essere ricchi, belli e in forma. È importante innanzitutto convincersi che a decidere se si è vincenti o meno non sono gli altri, ma solo se stessi". "Ogni persona ha dei difetti da smussare e mancanze da colmare: sono dei limiti che vanno superati ma che a volte diventano degli ostacoli che bloccano. È importante capire - sottolinea l'esperto - che non serve preoccuparsi, anzi, accettando le proprie criticità ci si può confrontare con maggiore consapevolezza e coraggio con le difficoltà della vita. Comunque vada, sarà un sicuro successo perché se ne uscirà sempre rinforzati. Il segreto consiste nel focalizzarsi sui prossimi passi: ogni giorno faremo qualcosa di piccolo ma speciale. Questa attitudine trasmette energia positiva e permette di vivere come opportunità errori e difficoltà. Seguire questo approccio porta dei sicuri vantaggi anche a livello di benessere psicofisico: fa sentire più vivi, tonici, non stanchi e con le pile scariche e soprattutto dà leggerezza: alimentando il sistema ortosimpatico, cioè quello che determina funzioni di attacco o di fuga, si è più concentrati e lucidi. Ma a fare la differenza è soprattutto un approccio mentale che preveda concedersi la giusta ricompensa in termini di celebrazione dei traguardi raggiunti di volta in volta. Concedersi uno stacco aiuta a ricaricarsi e a vivere con il giusto equilibrio, tra senso di responsabilità e leggerezza, ogni passaggio importante o sfida quotidiana. Una ricompensa che aiuta lo spirito e permette di uscirne rafforzati per tagliare nuovi traguardi".

Per 1 millennial su 2 (54%) - dice uno studio condotto su più di 800 italiani dai 20 ai 35 anni da Grey Goose, brand premium di vodka, insieme all'istituto di ricerca Trade Lab - la carriera è l'obiettivo numero 1, ma solo il 25% si sente pienamente realizzato. Soddisfatti invece in amore (39%), dove è soprattutto la donna a volere, come obiettivo a lungo termine, mettere su famiglia (68%). L'universo femminile riconosce che dovrebbe essere più sicuro e determinato (58%), mentre il 50% degli uomini ritiene che per vincere bisogna essere più coraggiosi ed ottimisti. Per quasi 3 su 10 l'esempio da seguire sono i genitori, ma non mancano i modelli di coloro che ce l'hanno fatta a vincere contro le avversità: tra tutti Bebe Vio (24%), Alex Zanardi (19%) e Nelson Mandela (13%).

 

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