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Meditazione trascendentale, il tuffo dentro di sè che guarisce

Non religione, non stile di vita ma tecnica rigenerativa

Redazione Ansa

  Che cosa hanno in comune don Andrea Gallo e David Lynch? Il prete degli ultimi e il regista degli slittamenti progressivi tra sogno e incubo? Il partigiano anarco-cristiano amico di Fabrizio de André e l’autore che ha portato sullo schermo ossessioni inconfessabili e, a volte, anche incomprensibili (di cosa parla esattamente Mullholland Drive, per dire?). Tra le tante sorprese che può riservare la meditazione trascendentale, c’è anche questa: scoprire il filo misterioso che lega personalità e situazioni apparentemente tanto diverse. Federico Traversa, scrittore ed editore (co-fondatore di Chinaski Edizioni), nato a Genova nel 1975, ne è testimonianza vivente e, verrebbe da dire, incarnata.
Dopo aver dato corpo al suo interesse per i più fragili e i diseredati e alla sua attitudine per la controcultura lavorando con don Gallo (e firmando insieme a lui due libri di successo, “lo cammino con gli ultimi” e “E io continuo a camminare con gli ultimi”), Traversa racconta di essersi trovato ‘spiazzato’ alla morte del prete da marciapiede, quasi incapace di vivere la sua assenza. Per fortuna arrivò, complice la nascita di un bambino che, insieme a molte altre cose, ti costringe a qualche ora di troppo sul divano davanti alla tv o al lettore di dvd, la ‘visione’ di Twin Peaks. E poi la curiosità per gli altri film di Lynch e per la loro non facile interpretazione. Fino all’intervista (seguita sempre in tv) e alla scoperta della Fondazione David Lynch per la promozione della meditazione trascendentale.

Il regista di Velluto Blu, col suo inconfondibile tono nasale e il suo accento del Montana, dal piccolo schermo ripeteva più o meno le cose che va dicendo da anni e che ai più, in genere, fanno sorridere: applicate su scala globale la meditazione trascendentale e avrete la pace mondiale. Traversa appartiene a quell’1% di spettatori del programma che invece di sorridere e alzarsi per preparare la cena (una reazione comprensibile), ci ha visto un’ipotesi di futuro per la propria vita e il proprio impegno e un modo per onorare l’amicizia con Gallo. Si è documentato e, scrive proprio così, ‘tuffato’ nell’esperienza della meditazione: viaggi, studi, ricerche, interviste.
Il risultato è un libro - Boom! - che fa parlare i protagonisti, cioè le persone ‘normali’ che vivono l’esperienza della meditazione trascendentale. Un modo diretto, onesto, oltre che interessante e a tratti divertente, per spiegare come mai alla ricerca ‘meditazione trascendentale’ Google restituisca, solo in italiano, 220mila risultati in meno di un secondo (in inglese diventano 7 milioni e mezzo) e perché si stima che sei milioni di persone nel mondo la pratichino.
Anche depurato dell’enfasi (‘un albero ricco di potenziali gemme dai colori sgargianti’), degli aggettivi roboanti (‘sommo regista’), delle citazioni curvate alla bisogna (la mente infinita di Anassagora, per esempio), dell’amore per le ‘coincidenze’ che spiegano il mistero dell’esistenza, Boom (sul titolo torniamo tra un attimo) resta uno dei migliori titoli da consigliare a chi voglia farsi un’idea della natura e delle possibilità che può offrire la meditazione trascendentale anche senza sperare in un futuro senza conflitti.
E’ sufficiente che si voglia sperimentare, per i motivi più diversi, quella sensazione che lo stesso Lynch ha spiegato così: ‘E’ come entrare in un ascensore che sprofonda improvvisamente e ci porta giù’ (a proposito di controcultura: Demetrio Stratos, leader degli Area, non cantava proprio ‘lascia partire il tuo ascensore’?). Lynch l’ha sintetizzata con una semplice onomatopea: ‘Boom’. E l’obiettivo sono quelle ‘acque profonde’ di cui lo stesso Lynch parla nel suo libro omonimo sulla meditazione e che sono anche l'immagine scelta da Traversa per la sua copertina.  

ma cosa è la meditazione trascendentale? E' anche grazie all'opera divulgativa di Lynch e della sua fondazione che la meditazione trascendentale sta vivendo da alcuni anni un nuovo boom, dopo che negli anni '60 il viaggio dei Beatles in India dal mistico Maharishi Mahesh Yogi per imparare la tecnica di questa antica pratica vedica la pose all'attenzione dell'Occidente.

Praticata da oltre 6 milioni di persone di ogni cultura e religione (in Italia oltre 40 mila),  la Meditazione Trascendentale non è una religione o uno stile di vita ma è una vera e propria tecnica rigenerativa - per il corpo e soprattutto per la mente - una sorta di autoguarigione interiore. La meditazione sta diventando un metodo sempre più popolare per gestire lo stress, ma la vera esperienza della trascendenza - sostengono i meditantii, confortati da oltre 600 report scientifici - ha un effetto molto più profondo del semplice rilassamento. Quando la mente trascende il più sottile impulso del pensiero infatti entra in uno stato di completo silenzio interiore. Ciò avviene in modo completamente naturale e privo di sforzo. Quando la mente trascende, il corpo entra spontaneamente in un profondo stato di rilassamento, persino molto più profondo del sonno e si verificano cambiamenti nel cervello, come ad esempio un significativo aumento della serotonina, l'ormone della felicità e una diminuzione dell’ormone dello stress, il cortisolo.

 

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