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Psicologa a teatro con donne del melò

Schelotto al Carlo Felice a Genova racconta Mimì e Violetta

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 13 APR - Costrette in passato a un ruolo subalterno nella società reale, le donne intese come personaggi si sono spesso prese una bella rivincita sui palcoscenici lirici. E' vero che molte di esse vittime di intrighi e di inganni hanno trovato una sola via di uscita nella follia o nella morte. E' anche vero però che in molti casi hanno stravinto sugli uomini quanto a intelligenza, dignità, forza di carattere. Chi scambierebbe Violetta con Alfredo o Cio-cio-san con Pinkerton? Il Carlo Felice di Genova dedica un ciclo di incontri alle 4 protagoniste della stagione operistica: il 18 aprile si parlerà della passione di Tosca, il 22 maggio la gelosia di Santuzza (Cavalleria rusticana) e l'infedeltà di Nedda (Pagliacci) mentre il 6 giugno l'angelica Cio-cio-san sarà al centro del dibattito con la sua dolcezza e la sua incrollabile fiducia in uno degli uomini più insulsi del teatro, l'americano Pinkerton. Il progetto è realizzato con la collaborazione di Gianna Schelotto, psicologa, giornalista e scrittrice. "Queste leggendarie signore - ha dichiarato la Schelotto - sono a prima vista diverse tra loro per sorte, appartenenza, carattere: in Tosca commuove la passione, in Santuzza l'implacabile gelosia, Nedda muore di infedeltà e Cio-cio-san di attesa tradita. Ma pur nella diversità, tutte hanno subito un tragico destino perché ciascuna di loro ha vissuto un tipo di amore che amore non è. (ANSA).
   

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