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Narcisista patologico, come riconoscerlo e starne alla larga

Io scelgo me, la mental coach Serena Fumaria racconta il metodo

Una coppia non felice foto iStock.

Redazione Ansa

Da quando ha fondato l'associazione '#Io scelgo me - Guarire dal narcisista patologico', la mental coach Serena Fumaria riceve una media di 30 mail all'ora, con picchi di 900 richieste di aiuto al giorno. E non vengono - racconta la fondatrice dell'associazione - solo da donne, anzi, sono moltissimi gli uomini vittime di partner abusanti.
Dopo diverse esperienze con uomini violenti Serena, 46 anni, direttrice commerciale nel mondo della moda, da vittima ha deciso di salvare se stessa e di tentare, poi, di aiutare gli altri. "Da quando ho fondato l'associazione abbiamo seguito 318 persone, che erano in depressione totale e oggi - racconta - sono serene. Insieme a Valter Giraudo, che è mental trainer e counselor, abbiamo ideato il metodo "Rebirthing & Lighting Coaching" che regaliamo alle persone che ci chiedono aiuto. Il percorso dura almeno 21 giorni ed è accompagnato da un rapporto telefonico continuo con le persone che lo seguono. Poi, se una persona ha bisogno di essere seguita in modo diverso, o ci occupiamo di loro con sedute di mental coaching oppure le indirizziamo da psicologi o dai professionisti più adeguati". 

http://www.ioscelgome.it/

Quando è successo a lei di trovarsi in fondo al tunnel "ero sola e ho tentato il suicidio, ero stata - ricorda oggi - completamente manipolata da questa persona che non mi faceva vivere, dormire e lavorare. A livello esterno ero una vincente e mi sono chiesta perché fosse capitato a me finché, dopo cinque mesi chiusa in casa, ho capito che avevo un problema di dipendenza affettiva. Poi, guardando un video su youtube, ho capito che il mio ex era un narcisista patologico e ho iniziato ad affrontare il problema con il coaching. Quando ne sono uscita una mia amica mi ha chiesto aiuto e, essendo riuscita ad aiutarla, ho deciso di aprire una pagina facebook e una youtube, che oggi fa un milione di click al mese, per far capire alle altre vittime che non sono sole".
Nei suoi video, Serena spiega le diverse fasi del rapporto con un narcisista "che non è quello che si fa i selfie ma - sottolinea - una persona affetta da un disturbo della personalità". Si parte con il 'love bombing', ossia "quando ti fanno sentire la numero uno e si mettono al tuo servizio", ma poi arriva il "gas lighting', ossia la denigrazione, dove tutto ciò che fai o dici è sbagliato, è in quel momento che la tua vita si modifica perché - spiega Fumaria - ti sforzi in ogni modo per essere amata come prima". Ed è proprio quando "ti abbatti che si arriva alla fase tre, quella in cui lui o lei ti mollano perché - e te lo dicono chiaramente - c'è di meglio in giro". In quel momento "si entra nel trauma narcisistico, estremamente profondo, che ti cambia la vita, segnata dalla depressione e dalla speranza che quella persona torni indietro". Cosa che puntualmente accade, dando di nuovo inizio al ciclo, "finché le vittime non pensano o tentano il suicidio". E tra le persone ferite, non ci sono solo donne: "il 35% di chi ci chiama è un uomo e le femmine narcisiste sono le più cattive. Ho seguito un uomo distrutto perché - dice Fumaria - la sua compagna, dopo 4 anni di convivenza, ha abortito senza avvisarlo e dicendogli che non voleva un figlio da un uomo che non valeva nulla. Poi su facebook ha messo il referto medico, scrivendo che era stato lui a obbligarla ad abortire. Alla fine lui ha dovuto cambiare città". Ma come sceglie le sue vittime un narcisista patologico? "Tendenzialmente sono persone empatiche, che hanno un'eccellenza sociale o mediatica o economica o culturale o estetica e che vengono colpite in un momento di debolezza. Il narcisista deve dimostrare di essere capace di distruggere persone migliori di lui e le studia sui social network, aspettando che rivelino qualche trauma o dolore, per poter fare 'mirroring', ossia far finta di interessarsi alla loro sofferenza e di comprenderla". Come riconoscere personaggi simili? "Un narcisista promette ma non mantiene mai, il campanello sta nell'istinto: se è troppo bello per essere vero - conclude - probabilmente non è vero".

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