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Vuole divorziare dal marito dopo 40 anni, Corte inglese dice no

Clamore nel Regno, giudici supremi invocano cambiamento legge

Tini Owens e il marito Hugh. Foto The Guardian

Redazione Ansa

Divorzio per colpa dopo 40 anni di matrimonio? Troppo tardi. Almeno secondo i dettami della legge britannica, interpretati unanimemente oggi dai cinque giudici della Corte Suprema del Regno contro l'istanza di una donna di quasi 70 anni, Tini Owens, che chiedeva di mettere fine all'unione con il marito Hugh, ultraottantenne.
    La coppia ha due figli ed è sposata dal 1978. Ma Tini se ne è andata di casa nel 2015 avviando una causa di divorzio nella quale veniva attribuita al coniuge "la colpa" d'aver maturato presunti "comportamenti irragionevoli". L'uomo si è tuttavia opposto, liquidando la decisione della moglie come un 'colpo di testa' motivato dalla "noia" e da qualche ipotetica "relazione" extraconiugale. E - sulla base della normativa britannica in vigore, ormai piuttosto datata secondo le voci critiche - la Corte ha dato ragione a lui: Tini "deve rimanere sposata" almeno sino a quando non saranno trascorsi 5 anni di separazione effettiva, ha decretato con un verdetto che ora fa scalpore sui media. Gli stessi giudici - fra cui lady Brenda Hale, presidente del supremo collegio - hanno sottolineato di aver emesso questa sentenza "con riluttanza", sollecitando il Parlamento a valutare una riforma della legge sul divorzio. Ma hanno notato di non poter far altro che applicarla finché non verrà cambiata.
   

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