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Gli 'Indiana Jones' del ricordo a 100 anni dalla Grande Guerra

A Ossana in mostra cimeli, oggetti di vita quotidiana e documenti rintracciati sui ghiacciai, sulle vette teatro delle battaglie e nelle case del Paese

Redazione Ansa

 Il ricordo e la memoria per i propri avi possono durare anche cento anni se una comunità ha valori solidi ed è conscia del sacrificio di chi l’ha preceduta. Quella consapevolezza può assumere forme inaspettate. Come un gruppo di cercatori di cimeli a caccia di oggetti, reperti, testimonianze capaci di rievocare la vita, le vicende, i momenti quotidiani dei propri nonni, bisnonni e prozii vissuti in un momento storico particolare.

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Nei libri è descritto come l'ultimo imponente confronto dei grandi Imperi, che vide l'unità d'Italia completarsi. Tra la gente delle valli trentine è tramandato come un periodo drammatico e doloroso, nel quale molti degli uomini della comunità salirono sulle montagne per non far passare il nemico austro-ungarico e molte famiglie rimasero lacerate e segnate per sempre.

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A cento anni di distanza, la Grande Guerra per molti giovani è solo uno sbiadito evento, da leggere, come molti altri, nei manuali di storia. A Ossana, pittoresco borgo in Val di Sole (a una quindicina di chilometri da Marilleva e una trentina da Madonna di Campiglio), hanno pensato di fare ben altro che una banale celebrazione per il centenario della fine della Prima  Guerra mondiale. Trasformeranno infatti il castello di San Michele, splendida costruzione fortificata risalente al XII secolo che troneggia a fianco del paese, in una cornice suggestiva per ospitare delle iniziative particolari. A unirle, un unico fil rouge: la capacità di rinverdire il ricordo dei propri antenati. E, attraverso di loro, stimolare il ricordo, la coltivazione della memoria collettiva. Destinatari, i tanti turisti che quest'estate affolleranno la Val di Sole.

Fino al 16 settembre 'Oltre le mura – memorie di guerra, sospiri di pace' ospiterà centinaia di oggetti, materiali, documenti, lettere private recuperate da un team composto da sei abitanti della Val di Sole. A guidarli è Claudio Redolfi, che da trent'anni scala le vette che erano state teatro di molte aspre battaglie tra il 1915 e il 18 alla ricerca di frammenti e oggetti che potessero aiutare a ricostruire la vita (e spesso la morte) degli antenati della propria comunità. Una caccia al tesoro degna di Indiana Jones tra alcune delle cime più celebri e suggestive del Trentino. Nomi storici come Palon de la Mare nel gruppo dell'Ortles Cevedale, il ghiacciaio del Presena, l'Adamello.

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"In tanti anni e tante scalate – racconta – insieme ai miei amici abbiamo messo insieme una collezione unica nel suo genere". Ne fanno parte ordigni resi inerti e restaurati, fornelli da campo, lanterne, ramponi da ghiaccio, elmetti, monete, francobolli d'epoca. E tante lettere e documenti rinvenute nelle case dei propri concittadini. Una ricerca che è diventata riscoperta collettiva delle proprie origini. Grazie alla rassegna culturale organizzata dal Comune di Ossana in collaborazione con l'assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, l'APT della Val di Sole, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, quella riscoperta diventa occasione per trasferire i racconti ai turisti che affolleranno la valle nelle prossime settimane.

"Per le nostre genti, le nostre famiglie, la Grande Guerra è un evento che ciascuno ha avuto in casa. In ognuna delle nostre case c'è qualche storia, dolorosa, eroica o a lieto fine che le generazioni si tramandano" racconta l'assessore alla Cultura del Comune di Ossana, Laura Marinelli. "Abbiamo quindi deciso di commemorare i Cento Anni della 1a Guerra Mondiale andando oltre la mera celebrazione dell’anniversario".

A introdurre i cimeli all'ingresso del Castello di San Michele ci sarà anche un'opera d'arte decisamente particolare: un modello fedele, in scala 1:1, di un aereo da guerra tedesco (un Fokker E.III con motore 9 cilindri), realizzato da Claudio Redolfi usando legno, plastiche, forex.

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"Accanto alla mostra di cimeli, la rassegna sarà animata da spettacoli teatrali, letture, incontri con giornalisti di guerra, un concorso di sculture, concerti e molti altri appuntamenti per riflettere sulla nostra storia e sulle speranze di costruire un mondo di pace" prosegue Marinelli. Ci saranno ovviamente iniziative anche per i più piccoli, affinché attraverso il gioco, laboratori di intaglio e rappresentazioni teatrali conoscano le radici storiche che hanno contribuito a costruire l'Italia.

IL PROGRAMMA DELLA MOSTRA

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