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Dagli abiti di Milva nasce l'Accademia per curare con il cinema

Asta beneficienza con i vestiti donati da figlia della cantante

Redazione Ansa

 Un'accademia per formare dottori, infermieri, personale medico ma anche studenti alla cura attraverso cinema e arte. È il progetto che MediCinema, l'organizzazione no-profit che utilizza il cinema come terapia, ha presentato a Milano nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino, sede del Comune.
    La realizzazione dell'Accademia, che secondo i suoi ideatori sarà la prima in Italia, è resa possibile grazie ai fondi ricevuti nell'ambito dell'asta di beneficenza 'Milva, Icona di Stile', che si è svolta a marzo presso il Teatro Parenti di Milano in cui sono stati venduti gli abiti della cantante scomparsa ad aprile 2021. Il percorso di studi, in collaborazione con l'associazione Qualia, si terrà all'ospedale Niguarda di Milano, dove già è presente il cinema per i pazienti, e a supportare l'iniziativa è anche Martina Corgnati, figlia di Milva.
    Gli eleganti abiti indossati dalla cantante lungo la sua carriera sono stati messi all'asta grazie alla disponibilità della famiglia per raccogliere il sostegno economico necessario all'azione di impegno nel sociale. "Quando è morta mia madre - ha spiegato Martina Corgnati - mi sono domandata cosa potessi fare io. Ho quindi donato 30-40 abiti di scena in modo che potessero diventare strumenti di investimento per questa attività di cura". L'accademia dovrebbe partire "nella prima parte del 2023 - ha spiegato Fulvia Salvi, presidente MediCinema -, sarà un master annuale diretto a giovani, studenti e lavoratori. Dalle donazioni per gli abiti di Milva abbiamo raccolto finora tra i 40 e i 50 mila euro".
    Si terrà sempre presso la Sala MediCinema all'ospedale Niguarda il 18 ottobre il convengo, promosso da MediCinema, su 'La cultura del benessere: cinema e arte al servizio della cura'. Il convegno sarà un momento di confronto tra professionisti e personale medico per condividere idee e prospettive sulle attività di cura nel futuro, grazie alle potenzialità di arte e cinema. (ANSA).
   

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