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Venezia 79: tutti i premi, Standing ovation per Jafar Panahi

Il cineasta detenuto in Iran ha vinto il Premio speciale della giuria

Redazione Ansa

Assegnati i premi finali a Venezia. Standing ovation al Palazzo del Cinema  per Jafar Panahi, il cineasta detenuto in Iran, che ha vinto il Premio speciale della giuria con il film Gli orsi non esistono.

Il LEONE d'ORO di Venezia 79 per il miglior film, assegnato dalla giuria presieduta da Julianne Moore, è stato vinto da ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED di Laura Poitras (Stati Uniti). Il film, unico documentario del concorso, racconta della fotografa statunitense Nan Goldin e documenta la sua lotta contro la famiglia Sackler, proprietaria della società farmaceutica Purdue Pharma, ritenuta responsabile dell'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti.

Il LEONE D'ARGENTO, Premio per la migliore regia, a Venezia 79 è stato vinto da Luca Guadagnino per il film BONES AND ALL (Stati Uniti / Italia).

Il LEONE DEL FUTURO - premio Venezia opera prima "Luigi De Laurentiis", assegnato dalla giuria presieduta da Michelangelo Frammartino, è stato vinto da SAINT OMER di Alice Diop (Francia). 

Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA di Venezia 79, presieduta da Julianne Moore è stato vinto da GLI ORSI NON ESISTONO (No Bears) di Jafar Panahi (Iran), il cineasta detenuto.

Il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a Venezia 79 è stato vinto da Vera Gemma nel film VERA di Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria)

 La COPPA VOLPI maschile a Venezia 79 è stata vinta da Colin Farrell per GLI SPIRITI DELL'ISOLA di Martin McDonagh.

La COPPA VOLPI femminile di Venezia 79 è stata vinta da Cate Blanchett per TAR di Todd Field (Stati Uniti) 

Il PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore - attrice emergente a Venezia 79 è stato vinto dall'attrice Taylor Russell per il film BONES AND ALL di Luca Guadagnino (Stati Uniti / Italia).

"Viva loro, viva la sovversione e viva il cinema!": Così Luca Guadagnino, appena premiato con il Leone d'Argento alla Mostra di Venezia, ha dedicato il riconoscimento ai registi iraniani Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, arrestati nel loro Paese come Jafar Panahi.

 

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