Rubriche

The Princess, il documentario su Lady D con le immagini di archivio

Ed Perkins al Biografilm, "la racconto dal punto di vista dello spettatore"

Redazione Ansa

Per vent'anni Lady Diana è stata la persona più fotografata, inseguita e ripresa dalle telecamere sul pianeta: allora perché farne un nuovo film-documentario? Ed Perkins, il regista di The Princess che il 10 giugno inaugura a Bologna il XVIII Biografilm Festival, si è approcciato al personaggio della celebre principessa del Galles, raccontandolo "dal punto di vista dello spettatore", lavorando solo su materiale d'archivio. "Ciò che a me interessava - spiega Perkins, per l'occasione a Bologna - era dare un'immagine della personalità di Diana paradossalmente meno mediata, pur essendo una delle persone più mediatiche di sempre, in modo tale da lasciare al pubblico che vede una sua risposta, un suo ricordo, un suo spazio personale per questa storia".    
Quando Diana Spencer morì nel tragico incidente stradale di Parigi con Dodi Al-Fayed, il 31 agosto 1997, Perkins aveva 11 anni. "Ricordo i miei genitori che entrarono nella mia stanza piangendo, dicendomi cos'era successo - racconta - Né io né loro l'avevamo conosciuta, abbiamo assistito successivamente a questa scena di lutto nazionale con le persone che si riversavano nelle strade come se fosse successa una tragedia che riguardava un loro familiare, una persona estremamente vicina a loro. Confesso - prosegue il regista - che a quell'età non ero addolorato, ma ricordo di essermi sentito confuso perché non capivo perché tutto ciò stesse succedendo. E dunque quello che mi interessava capire era proprio il lato incredibile di questa persona che aveva affascinato nel corso del tempo così tanta gente in tutto il mondo. Per il mio film potevo intervistare delle persone che raccontassero alla telecamera come l'avevano conosciuta e perché per loro era particolare o l'effetto che aveva avuto su di loro.     Ma ciò avrebbe avuto una dose di speculazione che a me non interessava".    
La famiglia reale non è coinvolta in alcun modo nella produzione, ma è stata messa al corrente del film: "Quando racconto una storia sono consapevole della responsabilità che ho - aggiunge Ed Perkins - E siccome questa storia coinvolge la sensibilità di milioni di persone ma in particolare è anche la storia di William ed Harry, che hanno perso la mamma, direi che questa è soprattutto la storia di una mamma. Ci tengo molto a rispettare questa sensibilità e spero di essere stato bilanciato nel tenere le cose imparziali".    
L'intero film è stato costruito attraverso i documenti reali con le voci della gente, anche fuori campo, a fare da filo conduttore assieme alle musiche originali di Martin Phipps. Il film sarà trasmesso su Sky Documentaries e in streaming su NOW in concomitanza con l’anniversario della scomparsa di Lady D.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it