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Senza di lui, a Tulsa apre il Centro Dylan

Patti Smith e Elvis Costello al taglio del nastro

Redazione Ansa

Fedele fino in fondo al messaggio del suo brano "I'm not there", il diretto interessato non si e' fatto vedere al taglio del nastro: e' toccato dunque a luminari della musica vicini a lui come Patti Smith, che lo rappresento' al Nobel, ed Elvis Costello il compito di dare lustro all'inaugurazione del nuovo Centro Bob Dylan per le arti, da oggi aperto al pubblico a Tulsa in Oklahoma con il leggendario archivio segreto dell'enigmatico musicista e poeta. Il Centro sorge a pochi passi dal Woody Guthrie Center. E' un gemellaggio simbolico tra Dylan e il cantautore che tanto influi' su di lui negli anni della formazione, ma non e' una coincidenza: le due istituzioni fanno capo alla fondazione del petroliere George Kaiser che nel 2011 aveva acquistato le carte del cantautore di "My Land is Your Land" e di li' a poco anche quelle di Dylan. L'archivio racchiude manoscritti, fotografie, cimeli e filmati: su una cartolina del novembre 1978 Barbra Streisand ringrazia Dylan per averle mandato i fiori e suggerisce di fare un disco assieme. Un portafoglio meta' anni '60 conserva il numero di telefono di Johnny Cash e il biglietto da visita di Otis Redding. C'e' un juke-box digitale con 162 canzoni scelte da Costello. E una sacca colma di lettere di fan che il "menestrello della controcultura" non ha mai letto: tra queste una dal Vietnam in cui un soldato scrive di aver ascoltato "Blowin' in the Wind" mentre piangeva la morte di tre commilitoni. Il Centro, che rifiuta la definizione di museo, offre una "full immersion" multimediale nei metodi di lavoro di Dylan e la ricostruzione dell'"autentica esperienza" di trovarsi nel suo studio di registrazione. Essendo l'artista ancora molto attivo, le collezioni continueranno a espandersi. Nel 2016, intanto, il centro ha acquistato il tamburo originale che ispiro' "Mr.
    Tambourine Man": apparteneva Bruce Langhorne, un musicista e stretto collaboratore. Dylan, che il 24 maggio compira' 81 anni e in novembre dara' alle stampa un nuovo libro dal titolo "La Filosofia della Canzone Moderna", aveva 74 anni quando nel 2016, pochi mesi prima dell'annuncio del Nobel, consegno' taccuini pieni di liriche e annotazioni alla Fondazione Kaiser. I documenti valutati 60 milioni di dollari furono pagati assai meno: questo permise a Dylan di far figurare lo "sconto" di una quarantina di milioni di dollari come donazione, ottenendo in questo modo un consistente sgravio fiscale. Il Centro ha sede in un ex fabbrica di carta nel distretto delle arti di Tulsa. Dylan non ha collaborato affatto alla sua realizzazione se non con una cancellata di ferro all'ingresso, frutto del suo lavoro di artista della metallurgia. Un mese fa, a Tulsa per un concerto, il premio Nobel non ha fatto alcuna menzione della nuova iniziativa, ne' e' andato a visitare il "work in progress" a pochi isolati di distanza dal teatro.
    (ANSA).
   

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