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Astor Piazzolla, tra rivoluzione e malinconia

Nel docu di Daniel Rosenfeld il figlio apre archivi di famiglia

Redazione Ansa

Quello che commuove di più in questo documentario, pieno di musica malinconica dedicato ad Astor Piazzolla, è la devozione del figlio e il suo sguardo triste che segue, passo passo, lo sviluppo di quest'opera-omaggio al padre firmata da Daniel Rosenfeld. Stiamo parlando di 'Piazzolla, la rivoluzione del tango', documentario sul grande compositore argentino distribuito da Exit Media e che l'11 marzo, nel centenario della nascita del musicista, prevede in diretta streaming un incontro tra l'ambasciatore argentino a Roma, Roberto Carlés, e il regista.
    Il documentario racconta l'avventurosa vita dell'inquieto Piazzolla, riformatore del tango, con tante immagini di repertorio e, soprattutto, con materiale inedito fornito dalla famiglia. Su tutto decine di cassette audio in cui lo stesso virtuoso del bandoneon si racconta in prima persona in un'infinita intervista fatta dalla figlia Diana. E tutto questo dall'inizio, ovvero dalla sua nascita con un difetto al piede destro (che richiese ben sette operazioni) e che gli causò un complesso per tutta la vita (non sopportava di avere una gamba più sottile). Racconta poi di quella sua rivoluzione della musica argentina classica che gli provocò non pochi nemici nella suo Paese ("Negli anni Sessanta dicevano addirittura che non facevo tango").
    Insomma, e questa è una vera novità, in questo docu per la prima volta vengono aperti al pubblico dal figlio Daniel gli archivi del leggendario bandonéonista: tante fotografie, nastri vocali e riprese in super8. In 'Piazzolla, la rivoluzione del tango' scorrono così le immagini dell'infanzia a Manhattan con il padre Nonino (a cui dedicherà, alla sua morte, 'Adios Nonino'), uomo pieno di carattere che lo educò a musica e vita.
    Si vedono poi i primi passi di Piazzolla con i più grandi musicisti di tango dell'epoca; la sua passione per la pesca (in particolare la caccia agli squali); il Nuevo Tango, mix originale di tango e jazz che nasce con Libertango (album del 1974). (ANSA).
   

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