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Achille Lauro, voglio parlare a tutti

Rock e vuoti interiori per un nuovo corso dopo Sanremo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 APR - Di essere visto come uno che fa trap non ne può più: in Achille Lauro "c'è la voglia di parlare a tutti, di rimanere". Un primo assaggio del suo cambiamento - polemiche a parte, legate a chi ha voluto leggere in 'Rolls Royce' un inno alla droga - lo ha dato a Sanremo, ora il piatto forte: le 10 canzoni di '1969', disco in uscita il 12 aprile, con riferimenti espliciti fin dalla copertina, con le icone James Dean, Elvis Presley, Marilyn Monroe e Jimi Hendrix a incorniciare il tatuatissimo volto dell'artista romano. "Gli anni 60 e 70 sono stati l'epoca più importante a livello creativo, c'era voglia - racconta il 28enne Lauro - di cambiamento e di libertà ed è quello che stiamo inseguendo e per questo abbiamo messo in copertina quattro icone".
    Nel disco tornano i "vuoti interiori", ma esplorati in modo diverso: Ma nelle 10 tracce di '1969' "ci sono anche leggerezza e malinconia. E' quello che siamo tutti, ci sono alti e bassi e io ho cercato di fissare questi momenti con la musica".
   

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