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Aiuta donne ebree, premiata la figlia dell'architetto di Hitler

Con la sua fondazione ha promosso 150 persone in ambito culturale

Hilde Schramm, figlia dell'architetto di Hitler, Albert Speer

Redazione Ansa

 Hilde Schramm, la figlia dell'architetto di Hitler Albert Speer è stata premiata a Berlino, nell'ambito della consegna del German Jewish History Award, per l'impegno profuso con la sua fondazione "Zurueckgeben" ("Restituire") nel promuovere le giovani donne ebree, nell'arte e nella scienza, in Germania. Il capitale iniziale della sua fondazione arrivò dalla vendita di tre opere, che la donna aveva ereditato e che probabilmente erano state rubate dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale. La fondazione, nata nel 1994, ha promosso 150 donne dalla sua nascita, secondo quanto si legge su un comunicato pubblicato nel portale della 'Abgeordentenhaus', dove si svolgerà la premiazione. "Zurueckgeben" ha promosso la riscoperta di artiste e artisti ebrei, la ricerca di storie di famiglia, mostre, balletti, libri e film.

"Contrariamente a molti di quella generazione non ha taciuto la difficile eredità di paterna nel nazionalsocialismo, ma ha consapevolmente deciso di ridare qualcosa indietro": è stata descritta così la figlia di Albert Speer, nel corso della cerimonia del German Jewish History Award, il premio creato dalla fondazione americana Obermayer per coltivare la memoria degli ebrei in Europa. "Ridare indietro - Zurueck geben" è anche il nome della Fondazione che la signora di 82 anni ha fondato nel 1994, all'indomani della scomparsa dei genitori. Dalla famiglia Speer aveva ereditato tre quadri di grande valore. "Non volevo tenere i quadri" ricorda Schramm. Temeva si trattasse di quadri rubati, presumibilmente sottratti a famiglie ebraiche. "E se li avessi semplicemente venduti, mi sarei sentita come un'approfittatrice", continua Schramm. In un primo momento ha cercato di rintracciare i legittimi proprietari, senza successo. Così ha riunito un pomeriggio un gruppo di amiche per decidere cosa fare: "le mie amiche erano femministe e si impegnavano per l'uguaglianza dei diritti delle donne". Da quell'incontro - racconta - è nata l'idea della Fondazione "Ridare indietro" per sostenere l'attività di donne ebree in Germania. I quadri sono stati venduti, ma il denaro è stato e viene tuttora impiegato per il sostegno e il rafforzamento delle radici ebraiche nella società tedesca, attraverso un sostegno economico alle donne ebree nell'arte e nella scienza. Sono 150 i progetti finanziati dal 1994 ad oggi dalla sua fondazione, una delle prime a sostenere la cultura ebraica nel dopoguerra in Germania. "Quando noi abbiamo iniziato - racconta Schramm - l'espulsione e la deportazione degli ebrei in Germania non era un grande tema". "Abbiamo cercato di farne un tema conosciuto" continua la signora. Hilde Schramm aveva tre anni quando è scoppiata la seconda guerra mondiale e appena una ragazzina quando suo padre è stato condannato dal tribunale di Norimberga a 20 anni di prigione. A differenza di molti nati nel dopoguerra in Germania non ha negato, non ha dissimulato quanto avvenuto, ma ha tratto insegnamento da quell'esperienza impegnandosi attivamente nella società, fino alla recente crisi dei migranti. Per il suo impegno è stata premiata. 

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