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Lindon, troppa ricchezza per pochi

Esce "In guerra". Regista Brizé "Per risvegliare le coscienze"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 7 NOV - Non si poteva parlare che di politica al Nuovo Sacher dove è stato presentato 'In guerra' di Stephane Brizé, già in concorso a Cannes e ora in sala con Academy Two dal 15 novembre. A tre anni di distanza da La legge del mercato, il regista continua il sodalizio con Vincent Lindon per raccontare di una fabbrica, la Perrin, che sta per essere chiusa, nonostante sia in attivo, e dove monta forte la protesta dei suoi dipendenti, operai e colletti bianchi, capitanati dal sindacalista tutto di un pezzo Laurent Amédéo (Lindon).
    "Il mondo oggi ha due macro problemi: la sovrappopolazione e la ripartizione delle ricchezze. Bisogna fare qualcosa, svegliarsi - dice a Roma Lindon - Non è possibile che l'1% della popolazione mondiale possieda il 90% delle ricchezze".
    Mentre Brizé ribadisce più volte: "Con questo film volevo legittimare la collera degli operai. Oggi lo strapotere dei soldi è totale, certo non basta un film per fare la rivoluzione, ma questo è il mio modo di fare politica".
   

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