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Kim Kardashian: è caccia ai rapinatori

Bodyguard promette vendetta. Critici Kassovitz e Lagerfeld

Kim Kardashian in una foto del 16 maggio 2016 a New york

Redazione Ansa

Continua la caccia ai rapinatori di Kim Kardashian, la reginetta americana della tv vittima di una violenta aggressione a mano armata nella sua residenza di lusso di Parigi. A 24 ore dall'accaduto la brigata criminale della Police Nationale indaga nell'entourage dell'attrice e tra il personale del riservatissimo hotel di lusso di Rue Tronchet per trovare eventuali complici che potrebbero aver spifferato ai cinque rapinatori mascherati gli spostamenti esatti dell'americana in trasferta a Parigi per la fashion week. Intanto, Pascal Duvier, il fidato bodyguard tedesco della star - che ieri mattina ha lasciato Parigi insieme alla sua protetta a bordo di un jet privato per New York - lancia un duro avvertimento agli aggressori. "Siete caduti sulla persona sbagliata", avverte il colosso di 119 kg per 1 metro e 93, promettendo di "stanare i responsabili" del colpo da 10 milioni di euro. Domenica sera, poco prima del fattaccio, questo grande appassionato di judo e arti marziali aveva lasciato per poche ore la sua cliente numero 1 per vegliare sulla sicurezza delle due sorelle, Kendall Jenner e Kourtney Kardashian, che passavano la serata all'Arc, una discoteca nei pressi dell'Arco di Trionfo. Una manna per i rapinatori, che hanno potuto cosi' agire indisturbati poi dileguandosi nel nulla. Secondo la legge francese i maxi-ricercati rischiano fino a 30 anni di prigione. Non nuovo alle polemiche, Mathieu Kassovitz, il regista dell'Odio (la Haine), ha scatenato la rete congratulandosi con i malviventi. "Fiero di essere parigino", ha scritto questa mattina in un primo tweet accompagnato dal link ad un articolo che riportava la notizia dell'assalto alla Kardashian. Poco più tardi, in un altro cinguettio, ha aggiunto: "In Francia c'è ancora gente che sa fare bene il proprio lavoro". Un elogio neanche troppo velato ai rapinatori che ha scatenato la reazione indignata dei fan dell'americana madre di due figli, ormai rientrata nel suo appartamento di Soho, nel cuore di Manhattan, insieme al marito Kanye West. Dopo l'aggressione quest'ultimo ha deciso di rinviare tutti i suoi concerti.

Karl Lagerfeld non usa mezzi termini quando si tratta di commentare l'aggressione di Kim Kardashian a Parigi. Secondo Closer.fr, che cita una frase riportata dal giornalista francese Jean-Francois Guyot, Lagerfeld avrebbe detto: "Bisogna sapere in che epoca viviamo, non puoi esibire la ricchezza e poi sorprenderti che altra gente voglia condividerla". Poi un appunto sull'inadeguatezza del dispositivo di sicurezza: "Quando sei una celebrità e fai vedere i tuoi gioielli sulla rete poi devi andare negli alberghi dove nessuno può avvicinarsi alla tua stanza". Lagerfeld ha comunque voluto inviarle un messaggio di amicizia: "Cara Kim, siamo tutti con te

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