Rubriche

Il debutto di Sean McGirr da Alexander McQueen

Cita collezione Birds 1995, poi maglia scultorea e abiti corazza

Redazione Ansa

Attesissimo debutto alla Fashion Week di Parigi, dove il giovane stilista irlandese Sean McGirr ha presentato la sua prima collezione per la maison britannica Alexander McQueen, parlando di 'ruvida opulenza', ma anche di silhouette compresse e allungate (con gli scenografici colli scultorei), forme avvolgenti e tanta maglieria iper-lavorata.
    Una collezione di forte impatto, che racchiude tanti temi e riprende alcuni motivi iconici del percorso creativo del geniale Lee Alexander McQueen. Proprio McGirr, nominato a ottobre 2023, aveva dichiarato in un'intervista pubblicata in esclusiva su Vogue il giorno prima dello show, di aver iniziato a lavorare sulla collezione studiando la sfilata Birds (1995), chiaramente ispirata al noto film di Hitchcock. Ma c'è di più. C'è anche un tocco di gusto surrealista, probabilmente appreso nella sua precedente esperienza lavorativa con Jonathan Anderson (in passato McGirr ha lavorato anche per Dries van Noten e Uniqlo) e tanta voglia di portare il suo innovativo e sperimentale approccio alla maison.
    In tutto sono 52 look, ognuno di forte impatto visivo, in una passerella dal set industriale allestita in una vecchia stazione ferroviaria al 13/mo arrondissement di Parigi, ora trasformata in un centro urbano. Sfilano cappotti dalle spalle spigolose (chiusi da una grande spilla da balia), maglieria monumentale con maniche lunghissime e colli tanto esagerati da coprire parte del viso (con forme a ciambella sovrapposte), maxi cappotti in shearling, impermeabili dalla vita fasciata, gonne a matita, abiti drappeggiati e abiti scultorei in simil alluminio cromato, che ricordano la carrozzeria delle automobili sportive. Focus poi sulle calzature, soprattutto i boots con la punta bombata e lo stivaletto con plateau e coda di cavallo aggiunta sul retro (altro riferimento all'archivio).
    Insomma un nuovo capitolo sperimentale. Non era certo cosa semplice raccogliere l'eredità di Sarah Burton, che ha guidato la griffe per 13 anni ed era amatissima dalla critica e dal pubblico (firmò anche l'abito da sposa di Kate Middleton), poichè molto vicina alla visione del fondatore, tragicamente scomparso nel 2010. C'è da dire però che un primo assaggio del nuovo corso del brand era stato illustrato alcune settimane fa con la campagna teaser che anticipava la collezione e mostrava alcune novità come il nuovo logo reimmaginato con la lettera C inserita all'interno della Q e le modelle Debra Shaw e Frankie Rayder con indosso maschere cromate a forma di teschio, da sempre motivo iconico della griffe. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it