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Il dualismo di Fendi tra eleganza e perversione

Kim Jones si ispira a Delfina Delettrez

Redazione Ansa

Il maglione casto davanti che lascia la schiena nuda, la classica camicia azzurra portata con la gonna di pelle, gli abiti di maglia aderentissima chiusi da una fila di bottoncini: è nel dualismo l'essenza di Fendi e Kim Jones ne va alla radice, scegliendo come musa una delle donne simbolo della maison, Delfina Delettrez, la 36enne figlia di Silvia Venturini, creatrice dei gioielli del brand. "Il primo giorno in cui Delfina è arrivata al lavoro era vestita di blu e marrone - racconta Jones - e ho pensato che fosse fantastica. C'è un'eleganza ma anche una perversione nel modo in cui distorce Fendi, che io amo".
Così, per il prossimo autunno-inverno 2023, il designer ha attinto direttamente al guardaroba di Delfina e al modo in cui indossa pezzi dell'archivio della maison, in un gioco di sovrapposizioni e decostruzioni all'insegna di una noncuranza solo apparente. Per esplorare il classico e l'eleganza attraverso la lente di una sottile perversione, Jones ha voluto aprire la sfilata - con ospiti come Donatella Versace e le attrici Christina Ricci e Gwendoline Christie - con un semplice cardigan di maglia e una gonna di pelle. I pantaloni hanno dei pannelli laterali o sono abbinati a kilt di memoria punk, le maglie lasciano la schiena nuda, i gilet si sdoppiano e mettono le maniche, gli impermeabili si aprono mostrando la fodera in paillettes, i grembiuli si sovrappongono ad abiti e camicie, mentre lampi di feticismo appaiono attraverso sottovesti di lingerie, che fanno capolino sopra stivali stringati alti fino alla coscia. Ai tubini drappeggiati tagliati in sbieco si alternano bavaglini di agnello persiano, maglie a costine lasciate sbottonate o indossate di traverso, abiti in raso dal drappeggio ritorto, romanticamente trascinati da sciarpe fluttuanti.
"È decostruito, ma lussuoso. C'è un piccolo cenno al punk e la mia ammirazione per il fai-da-te, ma trasformato in qualcosa di chic" chiosa Jones, che ha preso dall'archivio alcuni motivi grafici e alcuni schizzi di Karl Lagerfeld del 1981. E' doppia, e non poteva essere altrimenti, anche la nuova borsa di stagione, la Fendi Multi, disegnata da Silvia Venturini Fendi per trasformarsi in due forme distinte. "Penso che ciò che è veramente bello sia il movimento della borsa, che possa essere due cose in una - riflette la creativa - Quella dualità è molto Fendi, così come l'idea di qualcosa che sembra semplice ma, in realtà, è molto complesso". Da parte sua, la musa di collezione ha voluto tradurre in gioiello il mood di stagione: "Volevo esplorare la purezza della doppia F, agganciata all'orecchio - racconta - Come la collezione, va all'essenza stessa di Fendi".

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