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Le scarpe di domani, trasformiste, da personalizzare e riciclare

Al Micam spazio anche a 12 designer emergenti

Redazione Ansa

Le scarpe gioiello non saranno più solo quelle impreziosite da metalli o pietre pregiate, ma modelli completi ai quali aggiungere il bijoux come accessorio, ad esempio una cavigliera. E riciclare le scarpe non vorrà dire solo passarle da un figlio ad un altro o alla cugina lontana, ma proprio smontarle e ricompattarle sotto altre forme.



    Al Micam, Salone internazionale della calzatura (Fiera Milano 19/22 febbraio) allo spazio Emerging Designers i 12 giovani selezionati attraverso un concept innovativo, provenienti da tutto il mondo, espongono le loro idee originali, genderless, naturalmente all'insegna della sostenibilità e di una idea di bellezza inclusiva. Tutti con un grande entusiasmo a dimostrazione che anche questo è un settore appetibile per le nuove generazioni. Come ha voluto sottolineare pure Attilio Fontana, presidente della Lombardia, alla sua prima uscita ufficiale da neorieletto, che ha ribadito l'impegno della Regione a sostegno della formazione "per cercare di far passare anzitutto culturalmente il messaggio che non deve essere intesa come un'istruzione di serie B ma al contrario riesce molte volte a creare delle condizioni migliorative rispetto all'altra".
    Tra i brand emergenti l'eco-futurista di Felipe Fiallo, origini ecuadoriane, ma produzione tutta Made in Italy, che vuole portare la natura nella filiera industriale. Con stivali-anfibi che sembrano ricavati o scavati direttamente da materie prime, e invece hanno una lavorazione complessa, supertecnologica, che consente di modificarli, trasformarli. Per una comunità di consumatori, spiega Fiallo, "focalizzata sulla Generazione Z e i millienial". Altre idee innovative anche per l'italiano Mario Pini che crea plantari superconfortevoli, con l'elasticità della schiuma e la resistenza della gomma. Il coreano Dong e l'italiana Giuliana, che si sono conosciuti proprio ad un Micam nel 2017 e hanno deciso di fondare un marchio insieme, hanno presentato le loro nuove sneaker usando scarti di frutta, materiale ottenuto dal riciclaggio della plastica e del cotone.
    Ha sempre pensato a come rendere vivaci e spensierate le donne, invece, lo spagnolo Juan Gimenez con una collezione di sandali altissimi, supercolorati e sempre con un particolare che li rende sensuali. Mentre l'americana Salone Monet ha cambiato la prospettiva delle sue scarpe in prevalenza color nude, da abbinare non tanto all'outfit, ma alla tonalità della pelle di chi le indossa, allungando istantaneamente le gambe. 
   

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