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Zegna porta 'l'oasi del cashmere' a Milano

Trattato come un tessuto, filato è protagonista prossimo inverno

Redazione Ansa

Il cardigan sembra di pile ma è in cashmere, il completo pantalone e giacca-camicia pare in casentino invece è ancora cashmere e persino il bomber antipioggia è di puro cashmere, anzi, di 'oasi cashmere', quello usato per il 70% della collezione Zegna per il prossimo inverno, che ha sfilato  a Milano, in chiusura della breve fashion week dedicata alle proposte per l'uomo per l'inverno prossimo.



Se per la collezione primavera-estate Zegna aveva scelto come location la sua oasi di Trivero, in Piemonte, questa volta il brand del gruppo biellese ha portato l''oasi del cashmere' a Milano, mostrando agli ospiti della sfilata il primo passo che porta al capo finito. All'ingresso della sala dello show, infatti, è stata ricostruita la sala delle mischie, con i fiocchi di cashmere che volano in aria. Questi stessi batuffoli vengono scelti dagli artigiani del gruppo e poi trasformati prima in filato, poi in materia e infine in prodotto. E' nato così l''oasi cashmere' che viene lavorato come un tessuto ed è stato usato dal direttore creativo del brand, Alessandro Sartori, per il "tailoring modernizzato" del prossimo inverno. Un'estetica pulita fatta di un unico modello di pantaloni, ampio e con le pinces, e tanti pezzi sopra da abbinare a piacere: la giacca-camicia chiusa dagli automatici, il blouson-giacca, il blazer a un petto e mezzo senza revers portato con la polo o un maglione di cashmere a 10 fili. Sopra, un bomber sempre di cashmere, o un cappotto double. Quel che non è cashmere è realizzato in lana 'usetheexsisting', ossia riciclata, sempre frutto del grande lavoro di ricerca della filiera del gruppo. Tutto proposto in una sinfonia di colori che vanno dai grigi iniziali a una serie di gialli e arancio.

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