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Il metaverso non è mai stato così sexy come sulla passerella di Dolce e Gabbana

Ressa per Sharon Stone ospite della sfilata blocca traffico

Redazione Ansa

Il metaverso non è mai stato così sexy come sulla passerella di Dolce e Gabbana, che per il prossimo inverno fanno sfilare delle eroine da videogame in autoreggenti e giacche dalle spalle giganti. "Abbiamo fatto una ricerca su cos'è nuovo oggi, - spiegano i due stilisti - guardando le nuove generazioni e il metaverso ci siamo chiesti in che modo trasportare ciò che non è reale nel reale". Per rendere gli avatar umani, Dolce e Gabbana hanno affrontato "una prova estrema di taglio sartoriale".

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Milano Donna 2022: Dolce & Gabbana
E' stata una sfida non semplice - ammettono - creare le giacche da fumetto con spalline enormi in tessuti tradizionali come l'ottoman di seta o in lycra, con revers in satin. Il risultato? "Una sorta di cartoon alla Dolce e Gabbana", un mondo di fantasia molto sexy, anticipato dall'invito: una scatola rosso lacca con tanto di reggicalze e calze velate senza piede, come quelle viste in passerella. Per ricordare che queste donne, prima di tutto, sono "eroine della propria femminilità" e che, soprattutto, "non esiste avatar senza l'uomo". "Studiando bene il metaverso, che è l'esaltazione dell'ego - riflettono i due - abbiamo pensato a una collezione che è l'esaltazione di ogni donna che usa la sua arma della femminilità e del potere per esprimere se stessa", un po' come la Sharon Stone di 'Basic instinct', non a caso ospite della sfilata.
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Milano Donna 2022: Dolce & Gabbana
Per questa nuova eroina, che si specchia negli avatar che brulicano nella città virtuale che fa da sfondo allo show, nulla è mai abbastanza: le giacche e le bluse hanno spalle enormi, i pantaloni una sola gamba, perché l'altra è appena coperta da reggicalze e calze velate, i guanti cyborg sono pieni di brillanti, gli stivali di aculei, le coulotte sono di pizzo nero, le pellicce gigantesche, intarsiate, coloratissime. Gli abiti cut out si portano con il reggiseno a vista o sopra tute colorate e aderenti come una seconda pelle, i cappotti e i piumini arrivano fin sopra alla testa, gli imbottiti sono i nuovi completi con giacca croppata e gonna mini, il trench effetto coccodrillo manda bagliori siderali, il minidress rosso lacca è un triangolo rovesciato, la corsetteria irrompe su T-shirt e abiti con giochi di trompe l'oeil. "Abbiamo fatto tutto ciò che non avevamo mai fatto - dicono Dolce e Gabbana - non ci siamo domandati 'Ma dove te lo metti?'' perché puoi mettertelo anche a casa e postarlo su Instagram", e comunque le vendite della precollezione - anticipano - sono andate benissimo. "Volevamo uscire dalla zona di comfort, facciamo 38 anni di carriera ed entrare in un mondo nuovo ci eccita: quando arriva il nuovo - sottolineano - devi cercare di capirlo, perché porta cambiamenti che fanno paura, ma devi accompagnarli, devi leggere il contemporaneo perché la moda o è un riflesso del sociale o non serve. Poi la sfida è farlo al momento giusto".
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Milano Donna 2022: Dolce & Gabbana
Tutto questo senza perdere di vista le proprie radici, tanto che nei giorni scorsi il brand ha fatto il take over di alcune botteghe storiche milanesi, arredate dalla maison. "A me - confida Dolce - piace la relazione umana, sapere che ha chiamato Filippo e non un customer care, piccolo è qualità, ricerca, attenzione e amore: il signore del bar ci mette la faccia, non è il manager che ci mette il biglietto da visita". In questo senso, tra realtà umana e metaverso, "Milano ha una sfida davanti, essendo ancora un po' piccola - concludono - può essere importante nel sociale, abbiamo la possibilità di far convivere le due cose", come hanno fatto loro oggi in passerella.
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