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Altaroma: da Gallorini la ragazza snob incontra la bad girl

Ispirazione dal cult movie Cabaret per lo stilista veneziano

Redazione Ansa

 Sono due le donne che hanno ispirato la collezione di Edoardo Gallorini, stilista veneziano con l'amore per la sua città e per il cinema, che sfila a Cinecittà con Altaroma. Il designer immagina Natalia Landauer, elegante, ricchissima ragazza snob dell'alta borghesia interpretata da Marisa Berenson nel capolavoro di Bob Fosse Cabaret, una donna che non si sognerebbe nemmeno di avvicinarsi al promiscuo night club dove tutte le notti si esibisce la spregiudicata Sally Bowles, impersonata da Liza Minnelli. Eppure un giorno, il destino le fa incontrare.
    La nuova collezione intitolata Showgirl, è un gioco di contrasti, uno scontro tra due mondi opposti: il salotto borghese con le sue regole sedimentate nel tempo, quell'idea di eleganza educata e impeccabile, e le atmosfere fumose e decadenti del camerino di un cabaret, dove la regna il sentimento di un'illusoria atmosfera di superficialità e di spregiudicatezza. L'erotica noia borghese incontra la cultura del glamour. Così nascono sete scivolate, portare a pelle, rasi languidi e brillanti, forme che lasciano intravedere il corpo che cercano di celare grazie ad aperture impreviste, scollature profonde, trasparenze estreme. E poi fiocchi, paillettes, boa di piume. Ogni abito è concepito come un pezzo a sè, studiato a manichino o con giochi di modellistica, con l'obiettivo di valorizzare il tessuto, che viene manipolato il meno possibile, riducendo i tagli e pulendo la silhouette, senza mai perdere di vista il corpo che lo indosserà. Le stampe abbandonano lo spazio della discrezione, per approdare nel territorio del gusto sbagliato, dell'opulenza, del kitsch: salotti chiassosi, boudoir, stampati su twill di seta, accarezzano la pelle e spingono la trasgressione a cercare stratagemmi sempre nuovi per emergere. I materiali, tutti di pregio, provengono principalmente da avanzi di magazzino, grazie alla collaborazione con Maeba International, che tramite la garanzia ReLiveTex, ne certifica il recupero e la tracciabilità. La produzione, si sviluppa tra il Veneto e Como, servendosi di piccole realtà artigianali, valorizzando la manodopera locale.
    (ANSA).
   

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