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Via i pantaloni aderenti e i completi che stringono, la moda maschile vira sul comfort e punta ad eleganza effortless, senza sforzo

Apre Pitti Uomo, per AI 22/23 giacca-camicia e completi genderless

Redazione Ansa

Volumi aderenti? Aboliti. Completi che costringono il corpo? Anacronistici. Il sartoriale maschile si sta evolvendo da diverse stagioni: prima l'incontro con lo streetwear, poi la passione sportswear (con le sneakers che si abbinano ai completi), adesso la pandemia che ha spinto tutti alla ricerca della comodità e a una eleganza 'effortless' (senza sforzo). Ecco che per l'autunno-inverno 2022-23 le silhouettes del tailoring sono 'non convenzionali': si ammorbidiscono, oltrepassano il concetto di volumi aderenti e costrittivi per donare respiro al corpo, proteggendolo sempre e comunque in un morbido guscio di calore. E spesso e volentieri sono pensate per essere indossate da lui e da lei, abbracciando anche qui la grande tendenza genderless. Alcuni brand puntano su temi e colori contemporanei, altri più classici giocano con la memoria di forme sartoriali vintage, ma senza una precisa referenza storica.
    E' così che a Pitti Uomo 101, (11-13 gennaio Fortezza da Basso di Firenze), le aziende interpretano i desideri dei consumatori di tutto il mondo. Il percorso si articola in tre aree che raccontano le diverse anime della moda maschile: il classico nelle versioni più innovative e contemporanee (l'area Futuro Maschile si sposta al piano attico), poi outdoor e streetwear, e infine i brand di ricerca (qui va in scena la quarta edizione di Sustainable Style, incentrata sui temi della sostenibilità e innovazione). Tra le novità c'è il laboratorio Knt, acronimo di Kiton New Textures, il brand fondato dai gemelli Mariano e Walter De Matteis, terza generazione della famiglia del gruppo Kiton. Il brand propone completi sartoriali ma dal tocco effortless: shirt-jacket sportive e pantaloni quasi ginnici (tutto genderless).
    Anche da Lardini si privilegiano comfort e naturalezza: le giacche hanno revers più allungati o si trasformano in giacche-camicia, i pantaloni hanno una vestibilità comoda, i cappotti sono lunghi e dalle proporzioni generose. Da Cadini si punta sulla giacca di maglia, realizzata con lana pregiata effetto maglieria. Da Herno invece il capo destinato a diventare il protagonista assoluto è il primo modello di bomber imbottito: fit rilassato, quasi oversize, e zip in gomma testa di moro coordinata con la fodera in nylon.
    Oltre i tradizionali tessuti, le aziende del classico inseriscono in collezione nuovi materiali, prima destinati solo allo sport: tessuti dall'effetto gommato, elasticizzati, imbottiture riciclate e riciclabili. In fiera c'è anche il tema della sostenibilità: lavorazioni sostenibili, finissaggi e tinture eco-friendly sono alla base della costruzione dei capispalla, lunghi e corti, anche con interni staccabili pensati per i globe-trotters. Tra i tanti c'è Ecoalf che ha sviluppato più di 450 tessuti riciclati grazie al reimpiego di 250 milioni di bottiglie di plastica, 89 tonnellate di reti dismesse e pneumatici usati. 
   

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