Rubriche

Le sfilate di New York al via

Gala del Met fa da gancio; show per soli vaccinati

Redazione Ansa

Graduale ritorno alla normalità con l'obbligo del vaccino, distanziamento sociale e "forti raccomandazioni" di indossare la mascherina: New York si prepara alla prima Fashion Week dopo due stagioni interamente virtuali a causa del Covid. Sarà una normalità piena di precauzioni e di distinguo: seguendo l'esempio di Oscar de la Renta e Nicole Miller, non tutte le griffe hanno optato per presentare le loro nuove collezioni in presenza, mentre altri vip come Ralph Lauren, Tommy Hilfiger e Marc Jacobs non sfileranno per niente. Quando lo scorso maggio era stato annunciato il ritorno della settimana della moda dall'8 al 12 settembre, le prospettive dell'uscita dal Covid sembravano più rosee: contagi in calo, vaccini in aumento e la variante Delta non era ancora apparsa all'orizzonte. Con Tom Ford a dare la linea, stilisti del calibro di Jeremy Scott per Moschino e Thom Browne avevano optato di dare da New York un segnale che "la moda is back". "Ho sentito una grande affinita' con la città, come mi non succedeva da tempo. Mi è mancata la sua energia", aveva detto Joseph Altuzarra, che quattro anni fa si era trasferito a Parigi, spiegando le ragioni del ritorno nella Grande Mela. Tra diserzioni eccellenti e sfilate non particolarmente creative, le ultime edizioni della Fashion Week di New York avevano indotto molti a profetizzare un rapido declino della Big Apple come capitale della moda. Scott, nello spiegare il perché del ritorno negli Usa, si è riallacciato all'inizio degli anni Novanta, quando da una fattoria del Missouri era venuto a studiare a New York: "Mi imbucavo alle sfilate di Bryant Park con le supermodelle che correvano da uno show all'altro. Oggi voglio attingere a quelle emozioni". Con lo stilista di Moschino parteciperanno alla settimana della moda, tra le altre griffe, Proenza-Schouler, Michael Kors, Telfar, Rodarte, Brandon Maxwell, Prabal Gurung, Sergio Hudson, Monse, Jason Wu, LaQuan Smith, Gabriela Hearst e Markarian della stilista Alexandra O'Neill: queste ultime due hanno vestito la First Lady Jill Biden il giorno dell'insediamento. Ad ancorare per molti la decisione di tornare a New York è stata anche la coincidenza col primo Met Gala dall'inizio della pandemia: Ford è co-chair dell'evento del 13 settembre assieme ad Anna Wintour e a una serie di giovanissimi "madrine" e "padrini" che accoglieranno gli ospiti alla fine del tappeto rosso: Timothee Chalamet (nuovo testimonial Cartier), Billie Eilish (in maggio la cover girl di "Vogue"), la poetessa dell'insediamento di Biden Amanda Gorman e Naomi Osaka. E anche Thom Browne ha citato il gala del Met come la molla del ritorno a New York: "Volevo sostenere la mostra che Andrew sta creando", ha detto, riferendosi a "In America: A Lexicon of Fashion" che il Costume Institute sta preparando con la regia del suo partner nella vita Andrew Bolton. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it