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Pitti Bimbo, collezioni 'mini me' sempre più eco

Brand esplorano nuovi materiali, c'è anche ortica dell'Himalaya

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Redazione Ansa

 Mini me e sostenibilità, le due parole chiave che guidano la ripresa del settore della moda bimbo. Al grido di green è meglio, le collezioni per la primavera- estate 2022 in mostra a Pitti Bimbo guardano alle tendenze delle collezioni main e le propongono adattate al mondo junior (0-12 anni).

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    Sono collezioni realizzate con la massima attenzione all'artigianalità con tessuti certificati, selezionati attentamente per l'armadio dei più piccini. Da Dolce&Gabbana i temi della collezione riprendono in versione 'mini me' le ispirazioni delle linee uomo e donna, in modo da creare look coordinati per piccoli e grandi. Nella collezione da bambino c'è la stampa camouflage, la fantasia animalier, il pattern leopardo, motivi optical e colori vitaminici anni '70. La collezione bambina invece è un viaggio negli anni '80 con stampe floreali e tessuti brillanti, ricami con pizzo cordonetto e sangallo.
    Alle vacanze pensa il marchio francese Poupette St Barth che propone un resortwear di alta gamma per bambine dai 4 ai 12 anni: i capi vengono realizzati a Bali, in Indonesia, seguendo le tradizioni locali come serigrafia, il ricamo e la colorazione. Inoltre, come per le linee da adulto, spesso le collezioni puntano su stampe particolari. Da Emmé i disegni tenui e dallo stile originale prendono spunto dal mondo delle favole con tanti animaletti. Pamboo invece produce vestiti green sotto il segno di un simpatico panda, con un'idea in più: le etichette sono realizzate con carta riciclata al 100% contenente semi, se piantati nel terreno, nascono fiori.
    Insomma pare che i brand abbiano una missione: insegnare ai bimbi a vestirsi in maniera consapevole per tutelare il pianeta.
    Infantium Victoria ricicla i suoi stessi scarti e riduce gli sprechi fornendo un kit di riparazione. Eticità e sostenibilità sono i valori di Isleande, alla base di una produzione made in India che impiega solo materie prime naturali, prive di fibre sintetiche. Le collezioni vengono realizzate in piccoli lotti all'interno di un laboratorio artigianale a conduzione familiare.
    C'è anche chi si spinge oltre. Bianca&Noè produce capi realizzati con tessuti naturali, tracciabili, biodegradabili, privi di pesticidi o di altri prodotti chimici, come l'ortica himalaiana, la cui coltivazione rientra anche in un progetto etico a sostegno delle donne nepalesi. Viene usato anche l'eucalipto al posto del cotone per proteggere l'ambiente e le pelli sensibili. Insomma, nasce un modo di vestire che fa bene alla Terra e ai bambini. 

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