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'Svestiti usciamo', dalle sfilate di Milano Uomo la tendenza moda libera e chic

Camicie aperte e pantaloni corti per un'estate sotto il sole

Redazione Ansa

E' una gran voglia di libertà quella che emerge dalla breve rassegna dedicata alla moda maschile per la prossima estate andata in scena a Milano.
    Libertà di tornare a viaggiare dopo le restrizioni dovute alla pandemia, libertà di far festa con gli amici senza temere un abbraccio, ma anche libertà dalle costrizioni della vita di prima, con le sue regole superate dal lungo periodo di lockdown.
    Una sorta di salto quantico dove ciò che forse sarebbe accaduto in qualche decennio è arrivato tutto insieme: il covid ha stravolto le nostre vite e no, non ci vestiremo più come prima. Non sarà possibile, per l'uomo, tornare all'abito formale da consiglio d'amministrazione, al completo da cerimonia tutto perfettino, alla camicia con la cravatta. Dopo tutto questo lungo periodo passato in casa tra tute e pantaloni comodi, chi mai vorrà ricominciare da un suit come nulla fosse successo? Dopo un anno e vari mesi a guardarsi dentro, privi delle ancore del quotidiano, sono poi emersi desideri più profondi: immergersi nella natura, liberarsi dalle catene del quotidiano, anche solo per un giorno, anche solo per qualche ora in spiaggia con gli amici di una vita. Liberarsi anche - come insegnano i più giovani - dalle definizioni che segnano confini, scegliendo un guardaroba non binario che si adatta a lui e a lei, con capi pensati per vestire taglie diverse grazie a quel gioco interno di passanti già sdoganato nell'abbigliamento da bambini.
    Liberare se stessi per liberare tutti, a partire dall'ambiente, con collezioni dove ormai la sostenibilità è un dato di fatto.
    Liberarsi persino dai vestiti, che mai come in questo momento impera la pelle nuda, lasciata a vista da camicie aperte e da pantaloni corti. Al grido di 'svestiti, usciamo', quello dei big della moda che sono tornati in passerella in questi afosi giorni milanesi, è un invito alla libertà. Quella di un giorno d'estate persi nella natura toscana o di un piccolo ritrovo tra amici in una spiaggia deserta e assolata del mediterraneo, protagoniste di tanti video di presentazione delle nuove collezioni. Ore da vivere in bermuda, shorts e calzoncini, mai così presenti, persino nelle linee più classiche, da sdoganare persino in città, magari abbinati alle nuove giacche che del blazer di una volta hanno un vago ricordo, leggere e ingualcibili come sono, da abbinare a sneakers comode come pantofole e a sandali che fanno subito vacanza. Perché la parola d'ordine è funzionalità, con la possibilità di costruirsi un guardaroba fatto di piccoli pezzi facili e abbinabili tra loro senza rischio d'errore: prendi un colore, ci costruisci intorno mezza collezione, e il cliente non sbaglia quando la mattina deve scegliere come affrontare una giornata, diversa da quella di prima, non più solo per necessità pratica ma per un bisogno intimo. Quello che porta a scegliere uno stile elegante sì ma contaminato dallo sportswear, colori sbiancati dalla luce dell'estate, tessuti leggeri e linee comode, perché di costrizioni - pare il messaggio della 5 giorni milanesi - se ne è avuto abbastanza.
    (ANSA).
   

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