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Dior sfila ad Atene, ritorno alle radici

Al Panatenaico ispirazione peplo per gli abiti di Maria Grazia Chiuri omaggio alla cultura greca

Redazione Ansa

Antichi pepli e toghe fluide: è un 'ritorno alle radici' della cultura e del patrimonio ellenico la sfilata di Dior nell'antico stadio olimpico di Atene, il Kallimarmaro.
Davanti a poche centinaia di ospiti seduti sulle gradinate di marmo, tra cui l'attrice Catherine Deneuve o la presidente greca Katerina Sakellaropoulou, l'azienda di lusso francese ha presentato, in un magico suono e luce, la sua collezione "cruise", ideata tra il patrimonio della maison e l'inventiva contemporanea.
Pieghe e drappeggiate, in immacolato chiffon, frange dorate o ricami blu in riferimento all'iconografia greca, le modelle hanno sfilato per lo stadio Panatenaico, con tanto di fuochi d'artificio.
"Una sfilata è come un concerto, come il teatro (...) gli ospiti fanno parte dello spettacolo con noi", ha detto Maria Grazia Chiuri, direttore artistico delle collezioni donna di Dior.

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Privo di spettatori durante la pandemia, Dior aveva scelto, per il ritorno del pubblico, questo antico monumento ristrutturato per le prime Olimpiadi dell'era moderna nel 1896.
Il punto di partenza per questa collezione cruise 2022: un iconico servizio fotografico all'Acropoli nel 1951, che ha svelato gli abiti haute couture di Christian Dior. "In un certo senso è un compleanno", ha commentato Maria Grazia Chiuri. "Siamo molto orgogliosi di essere qui", ha detto ad AFP la stilista italiana, che ha immaginato di far fare a Dior "il viaggio in Grecia" 70 anni dopo.
Simbolo di questo "ritorno alle fonti", l'antico peplo, questo abito tradizionale indossato dai greci dell'antichità, che ha decisamente ispirato la nuova collezione.
Più che mai simbolo di libertà", il peplo "evoca statue antiche e il modo in cui drappeggia il corpo liberandolo, abbracciando curve e movimenti", dicono alla maison francese.
Il peplo era già il fil rouge della collezione haute couture Dior nel 2020. Ma ad Atene i peplo sono rivisitati, destreggiandosi, dall'eleganza allo sportswear fluido e destrutturato "per lasciare il corpo libero. Noi tutti ne hanno bisogno in questo momento", afferma Maria Grazia Chiuri. “Anche le scarpe trasmettono questa idea di libertà”, aggiunge. Qui niente décolleté con tacco, solo stivali di gomma e sneakers compaiono sotto gli abiti da sera.
Dalla collaborazione tra Dior e l'artigianato greco sostenuto dal museo Benaki nasce anche un berretto da marinaio, che compare all'improvviso in mezzo a mussole asimmetriche.
Nei prossimi giorni, Dior utilizzerà diversi altri importanti siti archeologici della Grecia per i servizi fotografici, dall'Odeon di Erode Attico ai piedi dell'Acropoli, all'Antica Agorà, al tempio di Poseidone a Capo Sunio vicino ad Atene e al tempio di Zeus a Nemea.

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