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Scervino, la bellezza è quotidianità

'Il nostro settore dimenticato da politica, speriamo in Draghi'

Redazione Ansa

- "La creatività come rifugio e la bellezza come quotidianità" sono la ricetta con cui Ermanno Scervino guarda avanti, al prossimo inverno, quando si potrà mettere la collezione vista in passerella, digitale, a Milano Moda Donna.
    "Non ho pensato a quello che non c'è, ma a cose eleganti che possono essere indossate ogni giorno" racconta lo stilista, mostrando le gonne a pieghe di neoprene color cioccolato da indossare con il piumino in pelle imbottito in piuma o con la pelliccia con le frange. "Amarsi vuol dire mettere cose adeguate al momento, è inutile creare qualcosa pensando a ciò che non c'è ed è anche - sottolinea - una questione di rispetto". Ecco quindi il glamour quotidiano, tra stivali stile camperos con il tacco e le borchie, il piumino con le maniche di maglia e le frange, nella stessa fantasia della borsa. Tutto in nuove proporzioni: "ho alzato di una taglia e mezza il piumino per renderlo più glamour, altrimenti - scherza il creativo - fa subito sci". Ad alto tasso di glamour anche la gonna di paillettes svasata portata con il maxipull e gli stivali, così come il cappotto con la manica aperta da cui fa capolino la camicia con jabot.
    Una riflessione sul quotidiano che parla di ciò che viviamo, perché "la moda segna il tempo, ma è anche - sottolinea Scervino - una delle voci più importanti della nostra economia, eppure è come se fosse l'orfana dell'industria. La politica non ne parla, pensando che la moda sia solo Naomi, invece è una questione molto seria: la nostra azienda dà lavoro a migliaia di persone e di questi tempi c'è il timore di dover lasciare qualcuno a casa.
    Rischiamo di essere divorati dai grandi gruppi, speriamo - conclude lo stilista toscano - che arrivi un cambiamento con Draghi, la persona migliore che ci poteva essere in questo momento". (ANSA).
   

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