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Da Burberry a Burlon, le mascherine griffate sono tendenza

Da maison britannica percentuale vendita a emergenza Covid 19

Redazione Ansa

Da Burberry a Marcelo Burlon, da Fendi a Chiara Boni, le mascherine griffate, nostro malgrado, visto che la battaglia contro la pandemia ancora non è stata vinta, diventano accessori di tendenza che rendono meno amaro l'obbligo di coprire il viso nei luoghi pubblici per proteggerci dal virus.
    La gara delle griffe nel produrre mascherine è cominciata già da sei mesi. Oggi sui social spopolano mascherine di tutti i tipi, f'ai da te' e brandizzate. Anche le celebrities hanno contribuito a generare la tendenza. Tra i primi, in tempi ancora liberi dalla pandemia, la pop star Billie Eilish, che ai Grammy Awards, a fine gennaio, ne indossò una di Gucci. 
    Da qui la gara (e il nuovo business)per creare mascherine fashion si è scatenata. In realtà sul mercato si trova di tutto, da quelle costose e griffate a quelle a prezzi molto più contenuti fatte da piccoli laboratori artigianali. Così la maschera anti-inquinamento di Fendi 190 euro, in seta griffata, è andata in sold out in pochi giorni. Elettra Lamborghini, invece, ha regalato una mascherina leopardata a chi acquistava un capo della sua collezione.
    L'artista Etai Drori di Los Angeles, ha usato gli asciugamani di Louis Vuitton e la tela monogram per creare cloth mask molto originali. La stilista Chiara Boni, dopo il lancio della t-shirt unisex Limited Edition "Smile for Italy", ha lanciato delle mascherine coordinate ai due modelli di T-shirt in bianco e nero, già disponibili in Italia dal mese di marzo. Le ha anche realizzate nel suo jersey iconico: 100% lavabili, declinate nelle varianti animalier SS20 Chiara Boni La Petite Robe.
    Aspettando di vederle sui volti della Dark Polo Gang, la band canora nota anche per la sua passione per abiti griffati e gioielli, Burberry ha svelato le sue mascherine protettive realizzate in cotone con motivo Vintage check, in beige d'archivio e celeste, prodotte in modo sostenibile con tessuto rivalutato. Le maschere riutilizzabili forniscono efficienza di filtrazione delle particelle e sono implementate con tecnologia antimicrobica. Vengono fornite con una custodia da viaggio abbinata, anch'essa trattata tecnologia antimicrobica. L'azienda fa sapere che una percentuale di ogni vendita andrà al fondo comunitario Burberry Foundation Covid 19 , che continua a fornire dispositivi protettivi, oltre ad assistenza a banche alimentari ed enti di beneficenza sanitari a livello globale. Ad oggi, sono stati forniti contributi ai soccorsi in Asia, Europa, Americhe e Africa. Oltre al sostegno della fondazione, all'inizio di quest'anno ha fatto donazioni alla ricerca sui vaccini, ad enti di beneficenza della banca alimentare e ha riorganizzato la sua fabbrica di Castleford nello Yorkshire, Regno Unito, per la produzione di camici non chirurgici per operatori sanitari e di cura, fornendo anche maschere chirurgiche.Ad oggi, sono stati donati più di 160.000 dispositivi protettivi. 
   

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