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Borse da uomo: è il momento della pochette, la busta morbida

Dalle passerelle all'urban street style. E la miniborsa è in ascesa

Redazione Ansa

Lo zaino dietro le spalle è un classico di sempre, il più amato e diffuso. Negli anni Settanta c'era la borsa di tolfa di cuoio cucito a mano portata di traverso (retaggio dei butteri maremmani) e rimasta nella memoria con una connotazione politicizzata da anni di piombo, negli stessi anni più o meno c'era il mitico borsello immancabile al braccio di ogni maschio dell'epoca, poi il passaggio sportivo mai davvero chic del marsupio e successivamente la giovanile messanger (la tracolla), l'informale tote bag (la semplice sacca di tela o pelle), la cartella da lavoro tipica dei professionisti: parliamo della borsa indossata dagli uomini, zaino a parte, o la ami o la odi. 
E' comoda per definizione, detta uno status dell'immagine e dell'estetica e gli stilisti da anni esercitano la loro creatività per riportarla definitivamente in auge.
Le passerelle è noto vanno sempre in anticipo sul costume così quello che sembrava un eccentrico accessorio due - tre anni fa ora si sta imponendo: la pochette detta anche borsetto o pouch e si comincia a vedere anche la miniborsa con una connotazione che da donna è diventata unisex.  
Parliamo della pochette, l' l'ultima moda: una busta capiente, non rigida, senza manici corti nè lunghi, al limite solo con un minimo cappio, da portare stretta in una mano, più simile ad un beauty case morbido, ad una trousse che ad una borsa portadocumenti vecchia maniera La portano soprattutto i giovani, quelli che seguono le tendenze delle passerelle ma ha superato la stretta, si fa per dire, cerchia dei modaioli patiti del fashion per arrivare nello streetstyle. Così se alle sfilate di Pitti era nelle mani di tutti oggi la pochette si vede tra i giovani al bar per l'aperitivo, Versace, Prada, Gucci, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Burberry, Supreme tra i tanti brand. Più estrema la miniborsa: va di moda trapuntata in pelle, tipo Chanel.
Sarà una moda duratura? Chissà. Di sicuro ora c'è un picco di vendite. Gli analisti di Lyst, piattaforma globale di ricerche di moda, hanno registrato un aumento di ricerche per borse maschili (+12%) a livello globale nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nonostante la crisi sanitaria, le ricerche non si sono arrestate e hanno subito un radicale cambio. Così nel 2015 il modello più cercato era il backpack ossia lo zaino, nel 2016 la pochette clutch, nel 2017 il marsupio (beltbag), nel 2018 lo zaino capiente (da sopravvivenza), nel 2019 lo sportivo crossbody ascellare, nel 2020 almeno stando alle ricerche nel mondo il modello top è la borsa piccola vintage unisex: + 346%. La spesa media per ordine per la categoria di borse da uomo era di 500 dollari nel 2015 e 2016. Le borse erano maggiormente di luxury brand o marchi di nicchia con loghi, texture e colori riconoscibili. Dal 2017, la spesa media è scesa con l'arrivo dello streetwear e la crescita delle vendite per brand più mass market. Dalla fine del 2019, la spesa media mostra segni di crescita in quanto gli utenti della piattaforma stanno ricercando maggiormente borse vintage di brand iconici. Oer questa categoria anche se ci sono molte differenze tra Nord e Sud Italia. Il Nord preferisce brand più sostenibili e streetwear mentre il Sud ricerca maggiormente brand storici del lusso con pattern scuri e loghi più evidenti. Il Sud Italia spende in media maggiormente per la categoria borse maschili rispetto al Nord.

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