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Fendi, comincia l'era senza Karl Lagerfeld. Silvia Venturini, eccoci al debutto

Meno austera, più femminile, "la donna Fendi oggi è più libera di essere donna".

Redazione Ansa

"Eccoci al debutto" dice Silvia Venturini Fendi a pochi minuti dalla sfilata, senza nascondere l'emozione della prima passerella senza Karl Lagerfeld, che per 54 anni ha legato il suo nome a quello della maison romana.
"Ho applicato le stesse regole di quando lavoravo con Karl - racconta la stilista - d'altronde con una collaborazione così lunga l'era Karl è stata l'era Fendi". Eppure qualcosa di diverso si percepisce subito dall'ispirazione della collezione: "Mi sono fatta delle domande e mi sono data delle risposte con questa collezione, che - spiega Silvia Venturini - parte da una sensazione personale, uno stato d'animo, dall'emozione che provo quando arriva l'estate e all'improvviso ti senti più libero con la voglia di stare con gli amici, di vedere l'alba, di fare cose semplici".
Ed è questo senso di libertà che si nota in passerella, dove le modelle - che sfilano davanti a ospiti come Katie Holmes - sembrano come uscire da un sole nascente, lo stesso che la designer ha cercato di portare nella collezione. Da un lato questa voglia di libertà che parte dalla stagione, dai suoi colori, dalle sue stampe tropicali o floreali, dai suoi tessuti più tipici, come la lycra presa dai costumi e la spugna degli accappatoi, dall'altra una sorta di scoperta della femminilità, che sta tanto in un abito un po' più corto del solito quanto in un tacco più solido, quello del mocassino passepartout, "fatto per camminare e non per stare su un piedistallo".
Ed eccola, la rivoluzione di Silvia: "Una donna che disegna per una donna pensa a una donna connessa con la realtà". Così la nuova donna Fendi mentre va in ufficio pensa già al mare o a un aperitivo con gli amici e sotto al power dressing mette il bikini perché non si sa mai, porta il visone ma sospeso su garza impalpabile o stampato a fiori tropicali, che tornano sul completo di cotone spalmato o sull'imper trasparente, alternati al damier della pelliccia effetto spugna e dello chemisier portato con il trench di camoscio. E' una donna che alterna gli shorts ai pantaloni ampi in cotone lavato, le giacche doppiopetto e quelle di spugna, il top e la gonna lavorati a canestro e borse in rafia e pelle intrecciata. Meno austera, più femminile, "la donna Fendi oggi - conclude la designer - è più libera di essere donna". 

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