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I fiori di Zac Posen sono stampati in 3D

Lo stilista porta l'alta tecnologia su red carpet del Met

Redazione Ansa

L'ispirazione sono i fiori del giardino, la natura in movimento: per la prima volta al gala del Met ha sfilato sul tappeto rosso del "primo lunedì di maggio" una inedita collezione stampata 3D. Moda e alta tecnologia: "Sono anni che sognavo di fare qualcosa del genere", ha detto lo stilista Zac Posen, celebre per i suoi abiti da sera panneggiati e che stavolta, in collaborazione con gli ingegneri dei laboratori GE Additive e Protolabs ha mandato in passerella capi e accessori spettacolari, senza paragone con qualunque indumento mai stampato finora in 3D. C'è voluto un anno di lavoro, dalla prima idea all'esecuzione e al fitting finale alla vigilia del gala organizzato da Anna Wintour in onore della mostra "Camp: Notes on Fashion". "Ho immaginato la collezione, GE Additive ne ha sostenuto la ingegnerizzazione e Protolabs l'ha stampata," ha spiegato Zac, dal 2014 direttore creativo di Brooks Brothers, raccontando la genesi di quattro abiti da sera e un copricapo indossati dalla top model inglese Jourdan Dunn, dalle attrici Nina Dobrev, Katie Holmes e Julia Garner e dall'icona di Bollywood, Deepika Padukone.
    Per l'abito a forma di rosa di Jourdan Dunn, ispirato dalla straordinaria collezione di fiori di vetro del Museo di Storia Naturale di Harvard, ci sono volute 1200 ore di lavorazione. Il primo passo è stato la scansione 3D del corpo di Jourdan, poi i 37 petali in plastica Accura Xtreme bianca sono stati stampati nell'impianto di Protolabs in North Carolina e rifiniti sopra uno strato di primer con una verniciatura di tipo automobilistico iridescente. I petali "galleggiano" ad ogni passo nonostante il peso complessivo dell'abito di 10 chili, tenuti insieme da una gabbia modulare in titanio invisibile dall'esterno.
    Nina Dobrev ha indossato un miniabito di plastica trasparente rifinito con sabbiatura a umido e verniciato a spruzzo con uno strato trasparente, per ottenere l'aspetto del vetro. La stampa e la finitura hanno richiesto oltre 200 ore in un laboratorio in Germania. Katie Holmes aveva addosso un accessorio a collana a forma di foglia di palma che serviva a sostenere all'altezza della clavicola un abito di tulle color acqua. Il copricapo di Julia Garner a foggia di intricato rampicante con aggiunta di foglie e bacche era stato stampato in un singolo pezzo a base di plastica Nylon 12 su una macchina Multi Jet Fusion (MJF) poi rifinito con una placcatura di ottone. Infine Deepika Padukone, reduce dalla copertina di Vogue: l'abito da sera da lei indossato in lurex rosa metallico era ricamato con gioielli a forma di riccio di mare stampato. 
   

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