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All'asta la vestaglia della Loren in Una giornata particolare

La disegnò il regista stesso per il costumista Sabbatini

Redazione Ansa

Tra i libri, autografi e stampe all'asta Finarte a Roma il 10 e 11 dicembre si ritrovano oggetti particolari: la vestaglia indossata da Sophia Loren nel film di Ettore Scola “Una Giornata Particolare” (18-20 mila euro base d'asta), corredata da bozzetto realizzato dal regista, entrambi appartenenti alla famiglia Scola, e una tabacchiera appartenuta a Edda Ciano, regalatale dal famoso gioielliere caprese Pietro Capuano (Chantecler).

La vestaglia di scena per uno dei capolavori del regista è descritta minuziosamente nella sceneggiatura e fu disegnata da Scola stesso, ottimo disegnatore, per il costumista Enrico Sabbatini, che la realizzò. L'abito da casa di Antonietta è punteggiato di rosa, con due risvolti davanti che assumono in alcune scene del film ambientato il 6 maggio 1938 durante la visita di Hitler al Duce a Roma, la loro funzione estetica e, alle volte, quasi erotica, avances per Gabriele - Marcello Mastroianni - ex radiocronista dell'Eiar destinato al confino perchè omosessuale.

Nel bozzetto, di Una giornata particolare, anch'esso in vendita, si evince come Scola pensasse ad una vestaglia unica: tradizionale nella forma, ma con due risvolti anteriori che ondeggiano seguendo le forme della Loren e i movimenti del suo corpo, quasi a contrastare idealmente la funzione puramente protettiva che doveva avere. I delicati fiori che la decorano sono volutamente spenti come sappiamo dalle testimonianze dirette di chi seguì le riprese cinematografiche: la vestaglia venne esposta al sole e alla luce perché assumesse queste tonalità smorte, consumate, lise e appassite, in linea con la tonalità grigio-avorio scelta da Scola per l’intera fotografia del film. Ma il contrasto che assume questa veste scialba indossata dalla splendida Sophia fa scattare un corto circuito assoluto: la Loren si specchia, si sistema i capelli, sente che questa veste indossata con la sua carica di sensualità, ancora ardente sotto la maschera di donna e madre dimessa, può essere un abito da sera. E diventa un abito da sera anche agli occhi di Marcello, nello scambio di occhiate, sguardi, passi furtivi e approcci falsati. Noi sappiamo come andrà a finire la storia, ma questa vestaglia accompagna le scene del film come il testimone spiazzante di una relazione che a lungo sembra possibile: da una parte l’austero gilet bordeaux di Marcello e la sua giacca tortora, dall’altra la vestaglia dallo sfondo anch’esso grigiastro, ma su cui spiccano fiori colorati che segnano la vitalità indomita della Loren. E’ lei, con la sua vestaglia non provocante, a circuire Marcello, a cercarlo, a rifiutarlo quando capisce la finzione. Un gioco delle parti invertito, dove anche gli abiti di scena giocano la loro parte, particolari come quella giornata memorabile per la vita di Antonietta e Gabriele.

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