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Burberry dice basta a roghi di invenduto

Pratica anti-contraffazioni aveva destato polemica ambientalisti

Redazione Ansa

Burberry annuncia ufficialmente la fine della pratica di bruciare i prodotti invenduti: pratica finita al centro di recente di rinnovate polemiche di media ed ecologisti, sopratutto per ragioni d'impatto ambientale.
    La decisione ha effetto immediato, riferisce l'azienda a ridosso delle sfilate della London Fashion Week, passerella principe per la maison britannica dei quadrettini. Ad aprile il Times aveva denunciato che 'avanzi di magazzino' firmati Burberry erano stati distrutti e ridotti in cenere nel 2017 per un valore di 34 mln di euro, non senza perplessità anche da parte di alcuni azionisti.

La pratica di bruciare ciò che non si vende non è nuova nel mondo dei grandi brand del fashion (senza contare che pure la catena svedese H&M ha ammesso di recente di fare lo stesso) pur di tutelare "la proprietà intellettuale" delle creazioni e difendersi dal timore di furti contraffazioni o vendite sottocosto. Ma le proteste non mancano per lo spreco che ciò presuppone e per le conseguenze sull'ambiente.
   

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