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Moda uomo, la prossima estate tra sportswear e rilassata eleganza

Armonia di contrasti tra tinte forti, fiori e fantasie

Redazione Ansa

 Ci sono lo skater e la rockstar, il manager e i millennials, perfino i giovani della Generazione Z che tanto amano lo streetwear. Tutti insieme, anche sulla stessa passerella. La moda unisce, dà libertà e potere di esprimersi ad ogni uomo, secondo i propri gusti e la propria sensibilità. La settimana della moda maschile di Milano conclusa con le collezioni per l'estate 2019, scrive i nuovi codici di stile della contemporaneità, che comprendono una nuova eleganza (meno formale), la dilagante passione per lo sportswear e una grande passione per il gioco dei contrasti (stampe e materiali). E' tutta un'armonia degli opposti, in bilico tra sportswear e sottoculture, underground e formale, condito con contaminazioni a tinte forti da tutto il mondo (i must rosa acceso e verde acido). Dunque in primis si evolvono i codici dell'eleganza maschile, ora più rilassata, meno impostata e più che mai basata sul mix&match. Restano in auge i must-have dell'abbigliamento formale, ma sono rivisti e corretti secondo la contemporaneità.
    Da Giorgio Armani, ad esempio, va in passerella l'evoluzione del doppiopetto, il capo più formale di tutti, svuotato, alleggerito, proposto in tessuti estivi, abbinato a un gilet o addirittura sulla pelle nuda. Da Zegna le silhouette sono voluminose, ma anche molto leggere, con i nuovi completi a tre pezzi da mixare a piacere. Ancora da Prada la nuova eleganza, giovane e contemporanea, propone pezzi semplici da abbinare fra loro, siglando un ritorno alla passione per i tessuti hi-tech: le camicie con motivi cartolina si portano con blazer e pantaloni corti (veri shorts!) a fantasie geometriche, mentre il dolcevita in tessuto tecnico con la giacca sottile e le sneakers. In effetti è sempre forte, come da ormai diverse stagioni, la contaminazione dal mondo dello sporstwear, con T-shirts e canotte ancora tra i must e le sneakers sempre ai piedi (dalle suole sempre più grosse, vedi quelle Dsquared2 destinate a diventare di culto). Marni si lascia contaminare da vari sport, dal cricket al wrestling, dal tennis al golf e pugilato. Su polo e bermuda si indossa l'accappatoio-vestaglia, proprio come quello dei wrestler. Sono insomma uomini tutti differenti fra loro, proprio come quelli immaginati da Donatella Versace. Uomini che giocano con il concetto di sensualità e mascolinità: usano pizzo, trasparenze e stampe floreali, indossano le giacche dal taglio sartoriale, ma in stampa pitone o in colori brillanti come rosa acceso o verde acido. E' gioco di contrasti anche da Fendi, con le nuove stampe e illustrazioni firmate dall'artista Nico Vascellari, che ha lavorato sugli anagrammi: Roma e Amor, ma anche Fendi e Fiend, il 'piccolo demone', ma anche una persona ossessionata da qualcosa. Ora il testimone passa a Parigi, dove sfilano Valentino e poi a seguire l'atteso debutto di Virgil Abloh alla direzione artistica della linea uomo di Louis Vuitton.
   

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