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Arrivano i vestiti che crescono con i bambini

Progetto della start up trentina Nojolia, capi creati online

Redazione Ansa

Si adattano alla veloce crescita dei bambini e sono fatti per durare a lungo. I vestiti per bimbi della start up trentina Nojolia sono un esempio di economia circolare e di come personalizzare tramite internet il vestito perfetto e durevole per i più piccoli. L'idea è della designer tedesca Janne Geyer, laureata in disegno industriale al Politecnico di Milano, ma residente da tanti anni ad Arco, in Trentino.
    I capi di Nojolia, insediata nell'incubatore dell'economia green e della circular economy di Trentino Sviluppo, all'interno del Progetto Manifattura a Rovereto, sono un prodotto artigianale e personalizzato: sul sito internet chiunque può creare online il proprio capo su misura.
    Il progetto si basa - dice Janne - su un concetto in controtendenza con i prodotti di grandi compagnie che sono realizzati per durare un breve periodo secondo il principio dell'obsolescenza programmata e in taglie poco flessibili per far spendere meno sul singolo capo ma più spesso in termini di numeri di indumenti necessari. Spazio anche per la riparazione: "Se ti si rompe il vestito te lo sistemiamo gratis, dato che sappiamo esattamente come sono fatti i nostri capi. Addirittura quando un prodotto come i pantaloni per bambini viene dismesso, Nojolia lo recupera e lo trasforma gratuitamente in una gonna o pantalone corto a viso di un altro acquisto. Così diamo sempre una seconda vita ai prodotti", spiega Janne.
    L'azienda è uno dei pochi brand italiani che usa tessuti certificati con il protocollo 'Gots': si tratta di tessuti che hanno almeno il 70% di fibre naturali di origine bio, e tutti gli eventuali materiali non biologici devono essere non tossici e rispettare standard molto rigidi. 
   

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