Rubriche

Effetto Sinner, il grande ritorno del tennis come simbolo del quite luxury

Lifestyle, moda, resort, il gioco pareggia l’aristocratico golf e batte il padel

Il campione italiano di tennis Jannik Sinner

Redazione Ansa

Non sono solo i tipici corsi e ricorsi della moda per cui, tra i nuovi must primaverili, spuntano gonnelline a pieghe, fascette ai polsi, calzettoni in spugna e sneakers da tennis. La specialità è tornata alla ribalta, aumentano i tennisti, aumentano i tornei amatoriali e lo sportswear di taglio minimal dei tennisti e delle tenniste campioni del mondo diventa spunto per lo stile ‘quite luxury’ (indossare abiti minimal molto cari), il lusso discreto, che piace ai più ricchi di tutto il mondo. Così il tennis raggiunge il blasonato ed aristocratico gioco del golf e batte il padel, che stava scalfendo campi e giocatori di anno in anno.
Wimbledon,  Atp Finals, Indian Wells e l’effetto ‘Sinner’ si fanno sentire e il trend strega i Paperoni con una offerta di circoli dotati di campi di terra rossa, mantenuta con costanza, abiti, accessori e ‘capsule collection’ coniugati all’outfit minimalista da tennista firmati dagli stilisti più famosi, ambitissimi e velocemente sold out.
I circoli e i club della penisola accolgono nuovi tornei e iscrizioni, come al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa (fondato nel 1893, culla del tennis e patrimonio culturale milanese) e al Circolo Canottieri Roma (fondato nel 1919, con quota di ammissione a fondo perduto di 7.500 euro), dotato di sei curatissimi campi in terra rossa che vengono regolarmente lavorati risollevandone anche le zolle per garantire il massimo della performance sportiva (tanto che molti campioni che arrivano a Roma per gli Internazionali di tennis al Foro Italico spesso si allenano qui, come la leggenda Roger Federer e lo spagnolo Casper Ruud).
“L’interesse per il tennis è in grande aumento, - spiega Paolo Vitale, presidente del Circolo Canottieri Roma, - ed è forte il riavvicinamento al tennis da parte di alcuni che lo avevano abbandonato per il padel, ora sono tornati sui campi in terra rossa. Certamente contribuisce a questo cambiamento il successo di Sinner che ha fatto tornare la voglia di confrontarsi con questo sport, con un incremento di giovani iscritti. Lo notiamo anche dalla crescente partecipazione dei soci, dagli adolescenti agli ultra ottantenni, ai nostri tornei che negli scorsi anni si era invece un po’ affievolita. All’ultima edizione hanno partecipato in massa”.  
Il tennis torna a incarnare uno stile cool anche per chi non riesce a tenere la racchetta in mano e non ha voglia di imparare. Il gonnellino plissettato di Palm Angels (i modelli del momento costano oltre 400 euro) è tra i must dell'estate alle porta, indossato abbinato ad una polo, un paio di sandali-ciabatta ai piedi e una mini baguette alla mano, segnala il portale di e-commerce Farfetch. Anche i calzini da tennis in spugna sono un must insieme alle sneakers (come quelli di Isabelle Marant, 55 euro al paio), idem le fascette ‘ferma sudore’ da polso e per la fronte in spugna  (il set di Emilio Pucci a 450 euro). Griffate anche le racchette, prodotte anche in edizione limitata. Si va dalla nuova racchetta bianca del brand Casablanca Paris dedicato al tennis style di lusso (a circa 1.800 euro) a quella di Saint Laurent realizzata in collaborazione con Wilson (600 euro).  Accessorio irrinunciabile il borsone, da portare a bordo campo o da sfoggiare dove si vuole (in palestra, a fare shopping eccetera). Complice, ancora una volta, Jannick Sinner che si è presentato sul campo di Wimbledon in total white come impone il regolamento ma con il rinomato borsone Gucci in versione personalizzata per lui con le iniziali ‘JS’ in spalla (la versione classica costa circa 2.000 euro). Uno  strappo alla regola concesso dall’organizzazione che non prevede altri colori in campo se non il bianco. E’ sempre Jannik Sinner ad aver partecipato, in prima fila, alla Milano Fashion Week della scorsa edizione come testimonial Gucci.
Tra i testimonial del mondo fashion si segnalano anche il tennista spagnolo Carlos Alcarez (brand ambassador di Louis Vuitton) e Matteo Berrettini (testimonial Hugo Boss per la campagna primavera/estate 2024). Borsone griffato a parte, tra i must del tennis style sono ambite anche le borse porta-racchette di altissima gamma e di manifattura artigianale e la piattaforma di e-commerce dedicata al lusso italiano hand made, Artemest, include tra le referenze gli zaini con sezioni anche per più racchette in pura pelle, interamente realizzati a mano dal brand Terrida di Venezia (a 480 euro). 
Non mancano i resort di lusso, culla del tennis a cinque stelle. Tra i primi posti segnalati dal portale Lux Tennis Private Coaching (portale spagnolo ideato per creare ‘esperienze di tennis straordinarie nel mondo che risuonino sia dentro che fuori dal campo’ da Joan Soler e Tony Rajaobelina, entrambi ex tennisti professionisti) ci sono l’Evian Resort, sul lago di Ginevra con pacchetto di private coaching e, in Italia, il Pullman Almar Timi Ama Resort & Spa, a Villasimius, in Sardegna. Inoltre l’hotel San Pietro di Positano e il Verdura Resort  Rocco Forte hotel a Sciacca, Sicilia, dotato di tennis academy con istruttori ex giocatori professionisti. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it