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Gioielli a Firenze, l'Archivio dei fratelli Peruzzi

Storia e still della famiglia orafa ancora oggi a Ponte Vecchio

Redazione Ansa

 "Ho voluto aggiungere un tassello a quella che è la grande produzione orafa italiana apprezzata in tutto il mondo, come ricordo citando l'Esposizione Universale di Vienna del 1873, raccontando la storia e l'archivio dei fratelli Peruzzi che cominciarono la loro attività a Firenze a fine ottocento, quando ancora dominava il mondo la gioielleria francese. Era una famiglia di argentieri che solo in seguito nel 1920 aprì il suo primo laboratorio e negozio a Firenze, dove ancora oggi sono presenti a Ponte Vecchio". La storica del gioiello Bianca Cappello ha presentato il suo nuovo volume intitolato "Gioielli a Firenze, l'Archivio storico dei fratelli Peruzzi 1880-1970", nel Museo Etrusco di Valle Giulia a Roma.
    Presenti, oltre all'autrice, Maria Paola Guidobaldi, conservatrice delle collezioni Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Monica Cecchini, ideatore e direttore artistico della Roma Jewelry Week, Steven Tranquilli, direttore generale Federpreziosi Confcommercio e Laura Giannoni Peruzzi, ad della Fratelli Peruzzi e anima del progetto di studio sull'imponente materiale della storica azienda fiorentina. 237 pagine e 300 immagini d'archivio ricostruiscono infatti l'affascinante scenario dell'oreficeria fiorentina dal modello dei gioielli "all'italiana", inizialmente promosso dalla famiglia di orafi Castellani di Roma, ai gioielli "democratici" degli anni '70 del Novecento. "Poter presentare il volume nello splendido contesto del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, che ospita una delle più importanti raccolte di gioielli della famiglia di orafi Castellani di Roma, è una grande occasione per raccontare i molteplici legami tra l'oreficeria fiorentina e quella romana perché proprio da Roma è nato il gioiello all'italiana, poi diffuso e replicato con varie modifiche anche altrove" spiega l'autrice. "Non ero del settore, ho sposato un erede Peruzzi e mi sono innamorata di questo mondo - rivela Laura Giannoni Peruzzi -. Questo libro, che io ho fortemente voluto, mi piacerebbe fosse un primo tassello per trasmettere la passione per quest'arte ai giovani, affinché l'arte orafa possa essere tramandata. E vorrei che questo avvenisse a Firenze che è un po' chiusa come città, ma anche a Roma, a Napoli, a Venezia. Ovunque ci sia ancora la tradizione locale dell'arte orafa. Bisogna superare i campanilismi e fare squadra tutti perché l'alto artigianato non muoia". "Il mondo dei gioielli ha un potenziale di crescita enorme - aggiunge Tranquilli - bisogna cercare di formare i giovani nelle scuole riportandoli a fare le cose usando le mani". Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi (1880-1970) è un testo critico approfondito, al tempo stesso scorrevole e di facile lettura - che permette sia al grande pubblico che agli addetti ai lavori l'accattivante lettura di un tassello in più nella ricostruzione dell'affascinante storia dell'oreficeria fiorentina. Il volume in italiano e inglese con oltre 300 immagini a colori (prefazione di Luigi Salvadori, introduzione di Dora Liscia Bemporad), è stato editato grazie all’impegno della Famiglia Peruzzi, anima del progetto,  con  il fondamentale supporto della Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo, promotori del programma Rinascimento Firenze che vedeva come soggetto attuatore l’Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d’Arte.

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