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I gioielli della Regina, il portagioie di Elisabetta II

Oltre ai gioielli sontuosi, quelli che le parlavano al cuore

Redazione Ansa

 Nel portagioie della regina, per così dire, resta non solo lo scintillio centenario della monarchia britannica. Ma pure pezzi, forse meno sontuosi di altri, che raccontano la storia più personale di Elisabetta II: tra quei capolavori d'arte orafa appartenuti alle regine Vittoria e Mary e passati negli anni alla longeva sovrana, brillano pietre che in segreto parlavano al suo cuore. Primo fra tutti, con il suo significato speciale, l'anello di fidanzamento regalo di Filippo. All'epoca ufficiale di Marina, aveva più blasone che quattrini e in aiuto arrivò la madre con il poco che le era rimasto. La principessa Alice di Battenberg offrì una vecchia tiara, ricevuta a sua volta per le sue nozze con Andrea, principe di Grecia e Danimarca, da parte dell'imperatore Nicola II e Alexandra di Russia. Filippo fece smontare il diadema dalla gioielleria londinese Philip Antrobus e da quei diamanti ricavò l'anello di platino sovrastato da un diamante a taglio brillante da tre carati affiancato da pietre più piccole. Da quel 9 luglio 1947 Elisabetta ha indossato l'anello ogni giorno della sua vita, abbinato alla fede nuziale d'oro gallese.
    Così come spesso ha portato nella sua lunga vita l'elegante collana di perle a tre fili, una delle sue preferite, donata da suo padre, re Giorgio VI. Poi la spilla a forma di cesto di fiori: con diamanti, rubini e zaffiri fu il regalo alla regina dai suoi genitori per la nascita del principe Carlo nel 1948.
    Tra i preziosi a cui la regina era particolarmente e pure tristemente legata c'è un'altra spilla, quella del giglio di fiamma, che rappresenta il fiore nazionale dello Zimbabwe e dello Zambia. La broche ha un significato particolarmente commovente poiché fu appuntata sugli abiti a lutto della regina quando rientrò in Gran Bretagna dal Kenya dopo la notizia della morte del padre nel 1952.
    Nello scrigno reale brilla anche la squisita tiara di rubini birmani che Sua Maestà commissionò a Garrard dopo aver ricevuto le meravigliose pietre dal popolo birmano per il suo matrimonio.
    Poi ancora una spilla dal significato simbolico, 'il nodo degli innamorati': realizzata con diamanti a forma di fiocco, era un pezzo della collezione della regina Mary che Elisabetta II ereditò dopo la sua morte nel 1953. Elisabetta l'ha indossata per il matrimonio del nipote, il principe William, con Kate Middleton nel 2011. E a Kate la regina ha prestato più volte le sue gioie, tra gli altri il girocollo di perle giapponesi commissionato per la sovrana dal governo di Tokio negli anni Ottanta. Una collana di perle e diamanti a quattro fili luminosa e preziosissima. (ANSA).
   

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