Rubriche

Aste di lusso, collezionismo e investimenti, così cambia lo shopping milionario

Viaggi azzerati, ristoranti stellati interdetti, comprare on line è passatempo anche da ricchi

Redazione Ansa

Orecchini di diamanti e platino (al costo di 90.000 dollari) che vanno in esaurimento nel giro di poco tempo sul sito per lo shopping di lusso Moda Operandi, fondato dall’ex redattrice di Vogue Lauren Santo Domingo nel 2010. La scatola con la prima edizione di carte Pokemon datata 1991, che agli albori valeva 110 dollari, battuta all’asta questo anno per 408.000 dollari dal sito d’aste texano Heritage Auctions. La figurina del campione di baseball Mickey Mantle del 1952 recentemente venduta per la cifra record di 5.2 milioni di dollari attraverso uno dei più forniti siti per la vendita di figurine da collezione PWCC Marketplace. Chi l'ha comprata? Stando a quanto riferisce Usa Today si tratta di Rob Gough, produttore, attore e collezionista di carte fin da bambino. Lo shopping dei milionari non risente di crisi economica e anche chiusi in casa (pochissimi i viaggi e molte destinazioni interdette, difficile prenotare nei ristoranti stellati) spendono e anche mentre lo fanno, guadagnano. All’ultima asta di marzo del sito sportivo per collezionisti Goldin Auctions sono stati incassati 45 milioni di dollari. l'anno precedente invece erano 4.7 milioni, riportava i giorni scorsi il New York Times. Lo shopping online al migliore offerente è esploso e all’asta di lusso si compra di tutto: dalle carte alle sneakers, dalle automobili d’epoca agli orologi ai mobili vintage.
“I ricchi chiusi in casa stanno cambiando abitudini. E’ diventato difficile spendere i loro guadagni extra come prima. E’ diventato difficile andare a cena nei ristoranti stellati, prenotare viaggi rischiosi o interdetti e anche il mercato degli appartamenti extra lussuosi su Park Avenue è sempre più arduo “ si legge sul New York Times che sottolinea come i più ricchi al mondo puntano a diventare collezionisti ma con un occhio molto attento agli investimenti (comprano sì, ma poi rivendono pure) puntando dritti ai beni di lusso. L'arte digitale è poi letteralmente esplosa, diventando una nuova passione (leggi lo speciale Crypto-art)
“Tutto quello che faccio in quarantena è passare il tempo al computer, poi compro orologi e ne vendo degli altri. E pazzesco perché non ho motivi per comprarne, - riferisce al quotidiano newyorkese John Demsey, presidente del gruppo Estee Lauder Companies. – “Sono a casa tutto il giorno al computer e l’ora ce l’ho sotto gli occhi ogni momento perciò per quale motivo dovrei guardarmi il polso? Ho invece bisogno di segnali tangibili quindi navigo a caccia di orologi e come me si trovano molte altre persone”. Alle stelle anche lo shopping delle sneakers dei grandi campioni. Il modello Air Jordan del 1985 è stato rivenduto a maggio del 2020 per 275.000 dollari dalle sorelle Peters, figlie di un immobiliarista americano in pensione e fra le maggiori collezioniste di scarpe. Nel 2019 ne hanno cedute oltre 572 ad altri appassionati ma nel 2020 ne hanno vendute 879, un incremento sensibile.
Mentre la crisi economica si è amplificata in tutto il pianeta a causa del Covid-19, il mercato delle aste ha raggiunto vette elevate. I prezzi dell’arte e delle sneakers più famose sono schizzati alle stelle e, mentre comprano, i ricchi diventano più ricchi”, titolava il Finantial Times il luglio scorso registrando il cambiamento delle abitudini d'acquisto.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it